Educatori Nido: queste le criticità che affrontiamo ogni giorno
A seguito dei comunicati di USL e CSU, recentemente diffusi sui principali organi d’informazione della Repubblica, noi educatori dei Nidi d’Infanzia statali vorremmo porre l’attenzione sulle criticità che quotidianamente affrontiamo nello svolgimento del nostro lavoro con i bambini, nel tentativo di mantenere alta la qualità dell’offerta formativa riconosciuta ai nostri servizi. Essere educatori del Nido è un ruolo impegnativo: il lavoro educativo e di cura di bambini da zero a tre anni richiede energia e il massimo della concentrazione e dell’impegno, tanto sul versante fisico quanto, ancor di più, su quello emotivo. Con ciascuno dei bambini a noi affidati occorre entrare in empatia, riconoscerne i bisogni, costruire una relazione di qualità, perché questi sono i presupposti indispensabili per la crescita e il pieno sviluppo psicofisico. Questa breve premessa si rende necessaria per poter affrontare in modo critico e contestualizzato i problemi ai quali, da anni, noi operatori siamo costretti a far fronte nello svolgimento della nostra professione. Da lungo tempo infatti, ci confrontiamo con i Governi e i relativi Segretari di Stato che negli anni si sono avvicendati, avviando anche diversi tavoli di lavoro con le tre Confederazioni Sindacali, per portare avanti contrattazioni su aspetti che incidono fortemente sulla qualità delle nostre condizioni di lavoro e sul pieno riconoscimento del ruolo dei Servizi alla prima infanzia nel comparto scuola. Purtroppo, con grande rammarico, le nostre richieste non hanno ancora trovato soluzioni concrete e la sensazione è quella di non ricevere le adeguate attenzioni. Parliamo di sostituzioni del personale e per questo di crescenti aggiustamenti organizzativi richiesti per tamponare continuamente le assenze; di aumentata burocratizzazione del lavoro di tipo amministrativo per compilare e fornire statistiche e documenti di ogni tipo, sottraendo tempo ed energie alle mansioni più specifiche del nostro ruolo di educatori. Parliamo inoltre della richiesta di un ripensamento della figura del Coordinatore Pedagogico e dell’istituzione del Centro di Documentazione, così come previsto per ogni altro ordine e grado scolastico. A fronte di queste ed altre richieste che la stessa politica ha sempre riconosciuto essere “di buon senso”, senza però prenderle concretamente in esame, anno dopo anno abbiamo sentito crescere sempre più forte il senso di impotenza e frustrazione, e non sono certamente questi i sentimenti che un educatore dovrebbe provare circa il proprio ruolo e il proprio lavoro. Studi recenti hanno infatti dimostrato quanto le condizioni di lavoro adeguate incidano fortemente sul benessere emotivo del personale e di come un clima sereno, tranquillo e “concentrato” si ripercuota, inevitabilmente, sulla relazione con i bambini. Nonostante tutte queste difficoltà, va sottolineato quanto la passione, la tenacia e la determinazione che contraddistingue la nostra categoria ci abbia sempre portati a condividere le problematiche, a cercare le soluzioni più adeguate per affrontare le situazioni più critiche, al fine di tutelare ogni bambino a noi affidato. Ci siamo sempre “rimboccati le maniche” per mantenere l’alta qualità che nel tempo ha caratterizzato il nostro servizio, per creare rapporti di reciproca fiducia e sostegno con le famiglie, nella consapevolezza che solo in questo modo l’esperienza del Nido per un bambino può diventare occasione di crescita realmente significativa. Siamo altresì consapevoli che stiamo vivendo un periodo estremamente delicato nel nostro Paese, ma sentiamo comunque forte il bisogno di portare all’attenzione della cittadinanza riflessioni che riteniamo essere fondamentali per porre la giusta attenzione alla costruzione di una cultura dell’infanzia rispettosa dei bisogni educativi più profondi. Noi educatori dei Nidi pubblici ci batteremo affinché ogni bambino che attraversa i nostri servizi possa vedersi sempre riconosciuto nella sua unicità e complessità e continueremo a lottare affinché adeguate condizioni di lavoro ci consentano di offrire a ciascun bambino tutti gli strumenti necessari per intraprendere un percorso di crescita che lo porti ad esprimere in pienezza tutto il suo potenziale umano.
Comunicato sottoscritto da 45 su 46 del totale degli educatori dei Nidi pubblici di San Marino