Emanato il regolamento ISS per l’Assistenza privata non sanitaria
Il regolamento contiene le disposizioni necessarie per poter svolgere tale ruolo all'interno delle strutture ISS e la collaborazione con gli altri uffici della Pubblica Amministrazione per facilitare l'applicazione delle norme in materia di lavoro.
Nello specifico viene spiegato come l'assistenza non sanitaria riguardi tutte quelle azioni di sostegno personale, relazionale e affettivo che non contrastino "con le condizioni cliniche dell’assistito o con l’organizzazione della struttura sanitaria o socio-sanitaria". Tale attività può essere prestata "al di fuori degli orari di visita”, da: familiari; persone di fiducia; persone appartenenti ad associazioni di volontariato; da un lavoratore che già presta assistenza domiciliare all’utente ricoverato; da un assistente privato.
Chi esercita tale attività di assistenza non sanitaria deve "essere regolarmente iscritto nella lista dei lavoratori autonomi o nella lista di disponibilità al lavoro occasionale ed accessorio dell’Ufficio del Lavoro". Per quanto riguarda associazioni, le cooperative o le imprese che offrono servizi di assistenza, sono tenute a stipulare un accordo con l’I.S.S. secondo quanto previsto dal Decreto 21/2016.
Le liste delle persone che prestano assistenza privata non sanitaria sono rese pubbliche e al momento sono affisse in apposite bacheche in Ospedale.
L’autorizzazione "alla permanenza nelle strutture dell’ISS" al di fuori dell’orario di visita "deve essere compilata dal richiedente e firmata, per le parti di competenza, dal richiedente stesso, dall’assistente privato, dal Caposala o suo delegato e autorizzato dal Coordinatore delle Professioni Sanitarie".
In orario notturno e nei festivi o in assenza del Coordinatore delle Professioni Sanitarie "il richiedente dell’assistenza è tenuto a consegnare la richiesta di autorizzazione nel primo giorno utile".