Il brutto vizio dei politici di ritenere la San Marino RTV come il proprio megafono e che, come tale, i giornalisti dovrebbero essere ‘accondiscendenti’, non è novità.
Lo sono invece i toni che il Comitato di Redazione ha usato nel denunciare le “pressioni e tentativi di influenzare” il loro lavoro. Evidentemente, si è proprio passato il segno. Probabilmente c’è chi ha pensato di poter approfittare della situazione di incertezza, anche economica, in cui la SMRTV si è trovata durante la lunga assenza di un Direttore.
La presa di posizione del Dott. Sergio, con la quale ha ricordato a tutti il ruolo di “imparzialità, correttezza e indipendenza” che compete al servizio pubblico, è di buon auspicio rispetto alla corazza che la TV di Stato deve avere rispetto ai condizionamenti.
Immagino che l’iniezione di ulteriori risorse abbia spinto qualcuno a ritenere ancora più ‘normale’ la volontà di vedere in TV solo ciò che si vorrebbe emergesse e nel modo in cui se ne pretenderebbe la descrizione. Il comunicato del CdR rispetto alle modalità con cui sono state messe in atto le pressioni è chiarissimo in tal senso.
Il rapporto che chi detiene le leve del potere intende intrattenere con l’informazione è stato altresì evidente quando, non molto tempo fa, alcuni giornalisti della carta stampata si sono addirittura dovuti difendere in Tribunale, salvo poi essere assolti con formula piena, così come alcuni cittadini che scrivevano le loro opinioni su un giornale.
Esprimo quindi la piena solidarietà della CSdL alle giornaliste ed ai giornalisti della San Marino RTV e a tutti coloro che hanno subìto e subiscono pressioni e denunce solo per aver fatto il loro lavoro o aver reso pubbliche le proprie idee.
Comunicato stampa
Enzo Merlini - Segretario Generale CSdL