Epifanio Troina: L’Unione Europea e San Marino, hanno bisogno di stabilire migliori relazioni con la Federazione Russa
Fino ad oggi, l’Unione Europea ha lasciato che Washington dettasse la politica da condurre nei confronti della Federazione Russa, ma questo ha portato a danni notevoli alle economie dei singoli paesi UE ed ha minato i principi di mercato nei settori del commercio, del turismo, degli investimenti e della finanza. Il vicepresidente Usa, Joe Biden, in più occasioni ha dichiarato che "è vero che gli europei non vogliono farlo (applicare le sanzioni), ma i leader americani e il presidente Usa hanno insistito”.
Le dichiarazioni rese da Juncker suggeriscono che la posizione dell’Unione potrebbe cambiare e che, a fine anno, le misure coercitive unilaterali contro la Russia imposte dall’Unione Europea potrebbero non venire prorogate. A parte il “piccolo” dettaglio che tali misure coercitive unilaterali violano la Carta delle Nazioni Unite, vedremo.. certo è che anche le aziende di San Marino stanno pagando un conto salatissimo a causa di queste restrizioni: molte aziende che operavano direttamente con il mercato Russo e con i turisti Russi hanno chiuso battenti ed il commercio in generale è in sofferenza.
Questione a parte è invece la politica estera sammarinese, che è affetta da strabismo divergente, perché mentre il commercio e il turismo cercano relazioni e contatti con il mercato della Federazione Russa, la politica estera sammarinese fa di tutto per ostacolarli: al proposito si vedano i recenti accordi con Azerbaijan, con Georgia e la visita dell’ambasciatore ucraino a San Marino. A completare il quadro, manca solo la visita dell’ambasciatore turco Aydin Adnan Sezgin, che essendosi da poco insediato, non ha ancora presentato le sue lettere credenziali a San Marino.