Gli Istituti CulturaliMusei di Stato – Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea con il patrocinio della Segreteria di Stato per la Cultura organizzano presso l'Atrio di Palazzo Pubblico la mostra “Essere Simili Il volto del Santo Marino nel nostro tempo”.
Con il quadro di Taylor Mckimens si chiude la terza edizione di "Essere Simili ". Afferma Walter Gasperoni: “L'augurio che mi faccio e che vi faccio è che questa pratica abbia un seguito e che diventi un metodo per arricchire la nostra collezione e il nostro patrimonio culturale.
Sono stato sempre fermamente convinto che un grado di originalità si conquista nel creare contesti finalizzati alle nostre peculiarità, ovviamente imperniate sulla qualità, forte della convinzione che sarebbe improponibile per una galleria come la nostra mettersi in competizione con i grandi musei e note gallerie, mentre promuovere spunti che riguardano il nostro tessuto culturale e geografico, può creare sicuramente qualche interesse e darci un piccolo spazio nel variegato mondo dell'arte con temporanea.
“Essere Simili, il volto del Santo Marino nel nostro tempo”deve intendersi come un progetto che, con il contributo di noti artisti contemporanei, aiuti tutti noi nel donarci un'icona del Santo Marino inerente e coerente alle voluttà del terzo millennio.
Non si vuole rimuovere ma aggiungere, rinfrescare, dare nuova linfa all'immaginario collettivo che permea l'immagine del nostro Santo che tanto ci ha coinvolti e che ci coinvolge tutt'oggi.
Questo progetto vuole consegnare, scevro di ogni facile sociologismo, un'idea. Un incipit per un primo domani, un contributo dell'arte affinché gli avvenimenti futuri non si fossilizzino sul già consolidato, il già visto”.
Marco Tomasini dice a proposito di McKimens: “C'era una volta l'America, quella dei motel sulla strada, delle pin up provocanti e ammiccanti, della pena di morte, di Marilyn, dei diners solitari in mezzo al deserto; quell'America del suo “Dream” impolverato in mezzo a una highway spina dorsale dritta di un deserto il cui silenzio è rotto solo dal rombo di qualche V8 di muscle car o dal borbottio di un'Harley Davidson...Sono tante le icone che ci saltano alla mente quando pensiamo agli Stati Uniti.
Ciò che ha fatto Taylor McKimens, giovane artista californiano di origine, ma newyorkese d'adozione, le cui tele ci parlano della quotidianità della sua America, ma il tutto condito con un caos di base fatto di luce abbacinante da esplosione atomica, marciume e sarcasmo. Nei suoi dipinti emerge una certa scomodità, manifestata da più elementi. Scomodo è il colore, vivace ed esagerato. Scomode le gocciolature che una mano sbadata ha gettato sulla superficie a casaccio come un
metalinguaggio che va oltre la rappresentazione e che può leggere altresì come un elemento fuorviante e di disturbo volto a sdrammatizzare la scena”.
La mostra a cura di Walter Gasperoni è corredata dal catalogo contenente l'opera e i bozzetti di Taylor McKimens, preceduta da contributi critici.
Sono previsti durante il periodo espositivo, laboratori didattici rivolti alle scuole, appositamente progettati per approfondire i temi di cittadinanza e di appartenenza culturale.
In mostra saranno esposte anche le opere di Gian Marco Montesano e Di Stefano Di Stasio, facenti parte della triade del progetto.
Inaugurazione sabato 19 dicembre alle ore 17.00 presso Palazzo Pubblico
Resterà aperta al pubblico dal 20 dicembre al 5 febbraio 2016
orari di apertura: tutti i giorni dalle alle ore 9.00 alle ore 17.00
Comunicato stampa
Con il quadro di Taylor Mckimens si chiude la terza edizione di "Essere Simili ". Afferma Walter Gasperoni: “L'augurio che mi faccio e che vi faccio è che questa pratica abbia un seguito e che diventi un metodo per arricchire la nostra collezione e il nostro patrimonio culturale.
Sono stato sempre fermamente convinto che un grado di originalità si conquista nel creare contesti finalizzati alle nostre peculiarità, ovviamente imperniate sulla qualità, forte della convinzione che sarebbe improponibile per una galleria come la nostra mettersi in competizione con i grandi musei e note gallerie, mentre promuovere spunti che riguardano il nostro tessuto culturale e geografico, può creare sicuramente qualche interesse e darci un piccolo spazio nel variegato mondo dell'arte con temporanea.
“Essere Simili, il volto del Santo Marino nel nostro tempo”deve intendersi come un progetto che, con il contributo di noti artisti contemporanei, aiuti tutti noi nel donarci un'icona del Santo Marino inerente e coerente alle voluttà del terzo millennio.
Non si vuole rimuovere ma aggiungere, rinfrescare, dare nuova linfa all'immaginario collettivo che permea l'immagine del nostro Santo che tanto ci ha coinvolti e che ci coinvolge tutt'oggi.
Questo progetto vuole consegnare, scevro di ogni facile sociologismo, un'idea. Un incipit per un primo domani, un contributo dell'arte affinché gli avvenimenti futuri non si fossilizzino sul già consolidato, il già visto”.
Marco Tomasini dice a proposito di McKimens: “C'era una volta l'America, quella dei motel sulla strada, delle pin up provocanti e ammiccanti, della pena di morte, di Marilyn, dei diners solitari in mezzo al deserto; quell'America del suo “Dream” impolverato in mezzo a una highway spina dorsale dritta di un deserto il cui silenzio è rotto solo dal rombo di qualche V8 di muscle car o dal borbottio di un'Harley Davidson...Sono tante le icone che ci saltano alla mente quando pensiamo agli Stati Uniti.
Ciò che ha fatto Taylor McKimens, giovane artista californiano di origine, ma newyorkese d'adozione, le cui tele ci parlano della quotidianità della sua America, ma il tutto condito con un caos di base fatto di luce abbacinante da esplosione atomica, marciume e sarcasmo. Nei suoi dipinti emerge una certa scomodità, manifestata da più elementi. Scomodo è il colore, vivace ed esagerato. Scomode le gocciolature che una mano sbadata ha gettato sulla superficie a casaccio come un
metalinguaggio che va oltre la rappresentazione e che può leggere altresì come un elemento fuorviante e di disturbo volto a sdrammatizzare la scena”.
La mostra a cura di Walter Gasperoni è corredata dal catalogo contenente l'opera e i bozzetti di Taylor McKimens, preceduta da contributi critici.
Sono previsti durante il periodo espositivo, laboratori didattici rivolti alle scuole, appositamente progettati per approfondire i temi di cittadinanza e di appartenenza culturale.
In mostra saranno esposte anche le opere di Gian Marco Montesano e Di Stefano Di Stasio, facenti parte della triade del progetto.
Inaugurazione sabato 19 dicembre alle ore 17.00 presso Palazzo Pubblico
Resterà aperta al pubblico dal 20 dicembre al 5 febbraio 2016
orari di apertura: tutti i giorni dalle alle ore 9.00 alle ore 17.00
Comunicato stampa
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