Fabrizio Perotto e Rosa Zafferani: Fino a quando vogliamo restare nell’ipocrisia?

Fabrizio Perotto e Rosa Zafferani: Fino a quando vogliamo restare nell’ipocrisia?.

Noi firmatari, cittadini sammarinesi e sottoscrittori il quesito referendario, vorremmo sottolineare alcuni aspetti in merito all’imminente campagna referendaria, precisando che ci ispiriamo ad una visione di vita e culturale cattolica.
L’IVG esiste da quando esiste il mondo; le donne hanno interrotto gravidanze mettendo a rischio la propria vita con aborti clandestini, ma la lungimiranza della stragrande maggioranza dei paesi, ha permesso loro di farlo in sicurezza, adeguando la normativa e stabilendo i casi in cui sia possibile ricorrere alla pratica dell’ivg.
San Marino ha deciso di volersi gloriare della nomea di essere un paese ad aborto zero ed ha obbligato le proprie cittadine a rivolgersi, in segreto, altrove.
Donne lasciate sole, sia a livello personale, sanitario ed economico, con il peso delle loro coscienze, che non hanno visto il loro paese aiutarle, sostenerle e guidarle.
Il nostro paese, fino a questo punto, ha voluto difendere l’ipocrisia su questo tema, piuttosto che adoperarsi per gestirlo, regolamentarlo, limitarlo. Pensiamo che l’IVG non debba essere la prima soluzione da adottarsi, ma per far sì che questo avvenga occorre mettere in campo una rete di protezione e prevenzione sanitaria, psicologica, sociale, economica e giuridica.
Nei paesi in cui l’IVG è stato legalizzato il numero dei casi è diminuito, grazie alla prevenzione, all’assistenza sanitaria e psicologica, all’educazione sessuale; queste non sono nostre convinzioni ma risultanze dell’OMS. Chi sostiene “Si alla vita no all’aborto” dà per scontato che chi vuole legalizzare l’interruzione volontaria di gravidanza non sia favorevole alla vita: a queste affermazioni non ci stiamo.
Legalizzare significa conoscere, controllare, limitare, guidare, informare, formare, gestire.
Negare l’esistenza in territorio, non riconoscere l’IVG come diritto ma , al contrario, affermare che comunque chi vuole esercitarla può recarsi fuori confine, esprime un’ evidente contraddizione.
Ci auguriamo che i toni della campagna referendaria possano focalizzare in maniera più responsabile l’attenzione sul tema in oggetto, lasciando indietro steccati ideologici e personali che dividono i cittadini tra buoni e cattivi.
La strada più corretta sarebbe stata quella di una legge emanata dal Consiglio Grande e Generale, dopo un confronto tra tutte le forze politiche e sociali, spogliandosi dei preconcetti partitici ed ideali: purtroppo la politica sammarinese non si è mai assunta la responsabilità di affrontare l’argomento ; è giunto dunque il momento di parlarne ed è per questo che è stato indetto il referendum.
Ora la parola passa a noi cittadini che abbiamo la responsabilità di far scelte opportune cui la politica si è sempre sottratta; il nostro auspicio è che il Paese dia chiare indicazioni alla politica affinchè sia emanata una legge che recepisca la depenalizzazione e regolamentazione dell’IVG in linea con i principi adottati dall’Europa e dai paesi civili.

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Comunicato stampa
il consigliere Rf Fabrizio Perotto e Rosa Zafferani
Firmatari e sottoscrittori del quesito referendario

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