Rete: "Fatta la norma, trovato l’inganno".
Il Segretario all’Industria Arzilli poco tempo fa, sollecitato sulla possibilità di eludere la disclosure attraverso il comparto sammarinese dell’oro e dei preziosi e sulla necessità di strumenti straordinari di controllo, ha risposto che le leggi esistano già: la legge antiriciclaggio c’è e deve funzionare! Ci pare invece evidente come, a fianco delle leggi fatte, vi sia da parte di alcuni personaggi una certa capacità di adattarsi ai cambiamenti e alle nuove regole, trovando nuovi escamotage ed espedienti per raggirarle. Ora non si può spostare l’attenzione su una San Marino vittima di una attacco mediatico: l’attacco mediatico da parte dell’Italia esiste anche perché dei sammarinesi ancora si prestano alle logiche dell’evasione e della mancata trasparenza, forti di una politica che si accontenta di dire che le leggi esistono e vanno rispettate senza però assicurarsi che vi siano tutti gli strumenti per farlo. Se davvero si intende tutelare San Marino rispetto ai continui attacchi mediatici l’unico modo per farlo è richiedere di ottenere il filmato originale e non censurato dell’intervista, per intervenire subito nei confronti di chi si presta all’evasione e alla copertura di somme illecite presenti a San Marino, affinché non la passino liscia. Occorre dimostrare che San Marino ha davvero gli anticorpi per combattere un sistema che ci è già costato troppo. Diversamente parlare di trasparenza, fare l’elenco delle norme esistenti o relegare tutto al passato non serve ad altro che a costruire quell’apparenza che fa il gioco di chi sa ben adattarsi alle nuove leggi: non per rispettarle, ma per eluderle.
Movimento RETE