Federazione pensionati Usl: erogazione pensione a fine lavoro, tempi di attesa troppo lunghi
Quando si parla di futuro vengono in mente inevitabilmente i giovani per cui sono quantomai allarmanti i dati sulla denatalità che confermano un inverno demografico rispetto al quale è, non urgente, ma vitale invertire la rotta; il futuro ha anche tanto a che fare con i nostri anziani che hanno una aspettativa di vita fortunatamente tra le più elevate, se non la più elevata al mondo. Si tratta tuttavia di un futuro molto incerto per tutte quelle persone che possono contare soltanto sulle proprie forze e risorse. Ci sono pensionati che faticano ad arrivare a fine mese perché purtroppo la loro pensione è rimasta quasi la stessa, gli adeguamenti all’inflazione sono stati impercettibili e molto inferio- ri, ad esempio, a quelli riconosciuti ai pensionati della vicina Italia. Tutto questo mentre mutui, affitti, utenze, generi alimentari e i beni in genere, hanno continuato ad aumentare. Inoltre, c’è il problema di una pensione che viene erogata a distanza di mesi rispetto al momento in cui si termina la propria carriera lavorativa. Periodo dove una persona resta praticamente senza soldi nel caso in cui non abbia potuto mettere via qualcosa, cosa non sempre possibile se non si può fare affida- mento su un partner e si vive da soli. “Abbiamo sollevato questo problema - ha dichiarato il Segretario della Federazione Pensionati Luigi Ma- ria Belisardi - ma purtroppo la risposta che ci è stata data, è che si tratta di una tempistica dettata dalla burocrazia. Una risposta che risulta però inaccettabile visto che chi va in pensione è tenuto a presentare la domanda un mese prima che ritengo sia un tempo congruo per svolgere i conteggi e fare in modo che una volta terminato il lavoro, venga erogato quanto dovuto. Tenuto anche conto che, sempre di più fa- miglie di giovani lavoratori, fanno affidamento proprio sui nonni per la “gestione” dei figli”. Capiamo che la burocrazia ha i suoi tempi, ci chiediamo però perché, quando tarda la macchina ammi- nistrativa dello Stato sovente non ci si possa fare nulla, anzi è quasi la norma, ma se tarda un cittadino partono sanzioni o dinieghi. È indispensabile mettere gli uffici nelle condizioni di poter operare al meglio e con celerità. Le notizie che arrivano da fuori non sono confortanti, sentiamo parlare di robot che assisteranno gli an- ziani e di rette per le case di riposo che stanno purtroppo aumentando a dismisura. Torneremo quindi a scrivere ed interfacciarci per poter “stringere” le tempistiche di erogazione della pensione a fine ciclo lavorativo al fine di tutelare al meglio i pensionati di San Marino.
Federazione Pensionati USL
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