Chi rappresenta il settore (UNAS, CSdL, CDLS, OSLA e USL) tutti insieme intorno al tavolo, a prescindere dalle percentuali di rappresentatività, convinti che solo da un confronto generale si possa ottenere un buon risultato per le imprese ed i lavoratori occupati nel settore. E raggiungere un risultato di reciproca soddisfazione partendo da una situazione di interessi diversi e contrapposti, testimonia l’importante lavoro di confronto e riflessioni intercorsi tra associazioni e sindacati, nella volontà di trovare le condizioni di equilibrio utili a dare una serenità al comparto dell’artigianato e delle piccole imprese, confermando la propria autonomia e, soprattutto, affrontando anche aspetti contrattuali e non solo remunerativi. Il principale risultato consiste nel poter continuare con una serie di istituti e versatilità già confermate negli anni, integrate oggi con una previsione degli aumenti attenti alla evoluzione inflattiva, in un contesto storico di difficile previsione. In questo senso il contrato Artigianato ha previsto approcci diversi da altri settori simili, per il quali di preferisce distribuire eventuali scompensi senza arrivare alla fine del periodo: utile per i lavoratori e fondamentale per la gestione pragmatica delle piccole imprese. Altresì tra associazioni e sindacati, nel settore dell’artigianato si è rinnovato un accordo politico di prospettiva, su cui chiedere a gran voce un intervento normativo, moderno e innovativo sul tema della tutela della maternità attraverso il principio di ripartizione dei costi derivanti dall’astensione obbligatoria: riaffermare la volontà di tutelare e proteggere la maternità. Le parti hanno convenuto sull’opportunità di addivenire ad una distribuzione solidale dei costi derivanti dalle assenze per maternità secondo un principio di solidarietà imprenditoriale e sociale che contempli una equa ripartizione dei costi differiti, oggi posti esclusivamente a carico del singolo datore di lavoro. Un obiettivo facilmente raggiungibile, con un ulteriore aspetto positivo derivato: un nuovo incentivo all’assunzione di giovani aspiranti lavoratrici. Ribadendo l’importanza della rappresentatività e il ruolo fondamentale delle parti sociali, si è confermata la previsione della quota di servizio dal 2025anche anche per i rappresentanti datoriali, perché il servizio svolto dalle associazioni troppo spesso diventa al servizio di tutti e non solo degli associati. Contestualmente alla sottoscrizione dell’accordo, le parti si sono attivate per iniziare l’iter che porterà al referendum previsto per la parte dei lavoratori, del settore artigianato ed imprese societarie riconducibili all’artigianato.
cs Unas