La disabilità a San Marino non è tutelata e questo è un dato di fatto.
I servizi preposti a sostegno e supporto alla persona con disabilità e alle famiglie sono carenti, non qualificati e mal organizzati. Manca il personale, manco lo spazio, manca la Direzione, manca lo Stato…
Ancora oggi incontriamo le varie Segreterie: non per divertimento, non per fare perdere tempo prezioso, ma per disperazione! Siamo in balia di noi stessi e purtroppo non possiamo e non siamo in grado sempre di occuparci da solo della situazione che muta continuamente, come ci ha dimostrato l’emergenza Covid-19. E nostro malgrado ci dobbiamo affidare ad altri, allo Stato e ai Servizi. E quando non ci sono o non sempre funzionano, arriva lo sconforto.
Lo Stato deve provvedere e dare la giusta identità e considerazione a queste persone e alle loro famiglie. Includiamo le famiglie perché la disabilità intellettiva/cognitiva implica l’impegno costante ed indispensabile della famiglia.
Da decenni noi familiari incontriamo le istituzioni per far conoscere la situazione e cercare risposte. Leggi, decreti, fogli di carta scritti non applicati ed inapplicabili. Oggi ancora come ieri, stiamo aspettiamo risposte e specialmente interventi concreti. Solo false promesse e totale disinteresse da parte di un servizio gestito senza competenze e sensibilità: due fattori assolutamente necessari!
L’unica struttura socio-educativa diurna presente in territorio è stata dimezzata negli spazi e nel personale da scelte incomprensibili. Non sono state cercate alternative valide. Decimano le presenze dei ragazzi a discapito di uffici che invece rimangono regolarmente nella struttura con gli spazi di sempre.
Riteniamo sia giunto il momento di liberare tutti gli spazi presenti nella struttura, che nel lontano 1973 una signora sensibile ha donato alla disabilità e che sia adattata alle esigenze e alle necessità dei ragazzi che ora più che mai hanno bisogno di ambienti consoni alle loro attività.
Abbiamo incontrato la Segreteria alla Sanità e la Direzione ISS… ci chiedono pazienza e fiducia: di pazienza ne abbiamo già avuta troppa negli anni e si è completamente esaurita; di fiducia ne abbiamo sempre concessa ma non abbiamo mai ricevuto risposte concrete, e la fiducia va conquistata con i fatti.
Non siamo più in grado di aspettare … qualcosa si deve fare e si può fare da subito!
E’ nostro desiderio informare la cittadinanza perché crediamo che il valore di uno Stato si misura in base alla cura che ha di tutto il suo popolo.
… E DOPO DI NOI?
Comunicato stampa
Fondazione Centro Anch'io Onlus