Ci giungono insistenti voci, che gradiremmo venissero smentite dagli interessati.
Secondo queste voci il governo, dopo aver dato mandato con un contratto di consulenza ad un broker, starebbe spostando i soldi depositati nei fondi pensione presso fondi d'investimento non garantiti in Lussemburgo.
Il mandato a fare questo scempio, ovviamente, pare sia del solito Mussoni, che è peggio della piaga delle cavallette.
Il fondo pensioni deve garantire il sostentamento dei lavoratori una volta terminata l'età lavorativa. Per questo motivo il suo rendimento deve essere certo, non aleatorio.
L'esperto Beppe Scienza, dell'università di Torino, ha da tempo dimostrato che nel lungo periodo il rendimento di titoli a basso rischio (titoli di Stato, buoni fruttiferi postali ecc) è più conveniente di investimenti aggressivi sul mercato finanziario, periodicamente esposto a crac e crisi varie.
Non si può rischiare di perdere tutto con la speranza di ottenere un po' di più! Non lo si può fare con i soldi dei lavoratori, che lo Stato amministra solo temporaneamente ma di cui non è proprietario!
Non è poi accettabile che tale intervento venga svolto in segretezza, senza ampia discussione con i diretti interessati, e senza discussioni in Consiglio.
Chiediamo smentita documentata di queste voci, secondo le quali dei circa 400 milioni di fondi pensione già 10 milioni sarebbero stati distratti in tale operazione, e altri 80 sarebbero in procinto di fare la stessa fine.
Comunicato stampa
Movimento RETE
Secondo queste voci il governo, dopo aver dato mandato con un contratto di consulenza ad un broker, starebbe spostando i soldi depositati nei fondi pensione presso fondi d'investimento non garantiti in Lussemburgo.
Il mandato a fare questo scempio, ovviamente, pare sia del solito Mussoni, che è peggio della piaga delle cavallette.
Il fondo pensioni deve garantire il sostentamento dei lavoratori una volta terminata l'età lavorativa. Per questo motivo il suo rendimento deve essere certo, non aleatorio.
L'esperto Beppe Scienza, dell'università di Torino, ha da tempo dimostrato che nel lungo periodo il rendimento di titoli a basso rischio (titoli di Stato, buoni fruttiferi postali ecc) è più conveniente di investimenti aggressivi sul mercato finanziario, periodicamente esposto a crac e crisi varie.
Non si può rischiare di perdere tutto con la speranza di ottenere un po' di più! Non lo si può fare con i soldi dei lavoratori, che lo Stato amministra solo temporaneamente ma di cui non è proprietario!
Non è poi accettabile che tale intervento venga svolto in segretezza, senza ampia discussione con i diretti interessati, e senza discussioni in Consiglio.
Chiediamo smentita documentata di queste voci, secondo le quali dei circa 400 milioni di fondi pensione già 10 milioni sarebbero stati distratti in tale operazione, e altri 80 sarebbero in procinto di fare la stessa fine.
Comunicato stampa
Movimento RETE
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