Forze di opposizione: La maggioranza che non c’è più

Forze di opposizione: La maggioranza che non c’è più.


Definire Governo e maggioranza “un’armata Brancaleone” è quasi un eufemismo, visto quanto è successo nella Commissione Finanze di ieri.
Che non riescano ad assicurare il numero legale, ormai non fa neanche più notizia, è un fatto ricorrente e, se non ci fosse l’opposizione, l’intera architettura istituzionale si fermerebbe. Così è successo ieri in Commissione Finanze, quando lo svolgimento dei lavori pomeridiani è stato garantito dalle minoranze (la maggioranza era presente con 4 consiglieri su 11!) solo per rispetto della nutrita delegazione venuta a relazionare sul progetto di cartolarizzazione.
Emblematica anche la nomina del presidente della Commissione.
Come opposizione avevamo i numeri per determinare il Presidente. E lo abbiamo fatto! La nostra scelta è stata orientata dal rispetto verso gli attuali (ci auguriamo per poco) equilibri fra maggioranza ed opposizione, ed è caduta sul Consigliere Pasquale Valentini che grazie alla maggiore esperienza, confidiamo possa garantire uno svolgimento dei lavori della commissione in un contesto di maggiore dialogo e confronto. Valentini, infatti, spesso ha espresso obiezioni rispetto al metodo di conduzioni dei lavori largamente condivise dalla minoranza.
Se il metodo di governo è impostato su arroganza e autoreferenzialità, come ormai sta succedono da mesi, ci vorrebbe almeno un po’ più di compattezza e serietà. Non è possibile infatti arrivare in Commissione con i documenti sulla cartolarizzazione degli NPL (obiettivo forte di questa maggioranza) presentati seduta stante anche agli stessi Consiglieri di maggioranza, che hanno espresso le nostre stesse perplessità sul metodo, con tanto di delibera conclusiva già preconfezionata. Dalla serie: o votate tutto a scatola chiusa, o siete fuori dal prossimo Governo.
Come non citare, inoltre, l’ordine del Giorno presentato dai Gruppi di Opposizione per chiedere un riferimento in commissione finanze entro il 10 dicembre 2023 sul progetto che intende portare avanti il Governo sull’avio superficie di Torraccia. Nonostante il parere negativo del Segretario Gatti, l’ordine del Giorno è stato approvato con 10 voti favorevoli e 6 contrari.
La disfatta ha avuto un epilogo a tarda sera, quando il Governo (con il solo Segretario Gatti presente e sempre più in difficoltà), e la sua inesistente maggioranza, hanno constatato di non avere i numeri per approvare alcuna deliberazione e hanno deciso di rimandare alla prossima settimana e ad una nuova convocazione la decisione sul progetto NPL. Una Caporetto!

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