FULCAS-CSU: Polo della moda, è ancora mistero sugli impegni occupazionali

FULCAS-CSU: Polo della moda, è ancora mistero sugli impegni occupazionali.


Sconcertanti le dichiarazioni del Segretario per il Lavoro sulla presunta indisponibilità dei sammarinesi al lavoro nei fine settimana e sulla mancanza tra i nostri disoccupati di figure con le necessarie professionalità. Che senso ha accorgersi ora della mancanza di personale con i dovuti requisiti, dopo aver ignorato per anni le richieste del sindacato di far partire tutti i percorsi di formazione?

Il Governo sta facendo proclami sull'apertura di The Market il prossimo 24 giugno, annunciando la sottoscrizione a breve di un impegno occupazionale per il personale sammarinese e residente. Infatti, nell'incontro tra le parti svoltosi venerdì scorso, il Segretario di Stato per il Lavoro ha dichiarato di essere in procinto di firmare un accordo quadro a livello occupazionale con la Borletti Group (l'azienda promotrice dell'intero progetto), illustrandone verbalmente il contenuto senza darci la possibilità di vederne il testo.
Auspichiamo che questa imponente iniziativa imprenditoriale si tradurrà anche in una opportunità di lavoro per un numero significativo di cittadini e residenti, e in particolare per la manodopera femminile, che trova enormi difficoltà nella ricerca di occupazione. Ci preoccupa tuttavia il fatto che tale accordo venga firmato con il gruppo Borletti, e non con i vari brand che di fatto procederanno alle assunzioni.
E in tutto ciò sono davvero sconcertanti le dichiarazioni dello stesso Segretario Lonfernini, che lamenta una presunta indisponibilità al lavoro di tanti residenti nel fine settimana e la carenza di requisiti per l'accesso all'occupazione nel polo della moda, e quelle di una forza politica di opposizione che ne chiede, di fatto, la messa alla gogna.
La fotografia di un Paese nel quale gran parte dei disoccupati viene descritto come chi non ha voglia di lavorare, non fa onore in primo luogo a chi lo afferma. Attendiamo di conoscere dettagliatamente i motivi e le caratteristiche di coloro che non hanno aderito a questa importante opportunità di lavoro.
È peraltro inaccettabile che solo ora - a due mesi dall'apertura della struttura - ci si accorga della insufficienza di personale sammarinese e residente con i necessari requisiti professionali. Perché non sono state attivate per tempo tutte le iniziative di formazione necessarie, tra cui quelle per la conoscenza delle lingue, per preparare i lavoratori sammarinesi alle mansioni richieste dai brand che andranno ad occupare gli spazi di The Market? Che senso ha accorgersene a ridosso dell'inaugurazione, dopo aver ignorato per anni le richieste della CSU di far partire tutte le iniziative necessarie per formare personale preparato?
In generale, sarebbe stato molto meglio coinvolgere fin da subito le organizzazioni sindacali, senza arrivare a questo quadro della situazione. Fin dal nostro primo confronto nel 2015 sulle prospettive occupazionali del "Polo della moda", noi abbiamo sollecitato l'avvio di tutte le iniziative e i percorsi di formazione per la manodopera sammarinese e residente, anche in collaborazione con le istituzioni del circondario qualora ve ne fosse l’opportunità, affinché fossero formate adeguatamente e per tempo tutte le figure necessarie per la vendita dei capi di moda/abbigliamento e per tutte le mansioni collegate a questa attività. Ciò considerando che il progetto prevede 400 posti di lavoro nel settore vendita, e altri 200 in attività di supporto (es. vigilanza, ristorazione, ecc.). A proposito di questi ultimi lavoratori, ci chiediamo: perché non sono stati inclusi nell'accordo occupazionale?
Oltre ad avere la massima informazione e chiarezza sui contenuti dell'accordo occupazionale, il sindacato ha chiesto di incontrarsi direttamente con il gruppo Borletti e con i rappresentanti dei brand, per evitare che questo accordo rimanga un pezzo di carta senza nessun valore ed efficacia. Non possiamo permettere che un progetto di sistema così impegnativo per il paese non si traduca anche in una massiccia risposta alle esigenze occupazionali del Paese. Se The Market deve diventare un fiore all'occhiello a livello di immagine per San Marino, lo deve essere da tutti i punti vista, compreso quello riguardante le condizioni lavorative e il rispetto dei contratti di lavoro e delle regole vigenti.
Il Governo deve assumere tutti gli impegni necessari per fornire la miglior risposta possibile alla domanda di lavoro dei disoccupati sammarinesi e in particolare della manodopera femminile, che altrimenti ha ben poche opportunità di lavoro, tanto più in un periodo che ha accentuato le difficoltà del nostro sistema paese.
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Comunicato stampa
FULCAS-CSU
Federazione Unitaria Lavoratori Costruzioni, Alberghi e Servizi

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