FUPI-CSDL: "Precariato PA, sono necessarie soluzioni strutturali con norme precise e inderogabili"
Più problematica potrebbe essere la situazione in settori dove, con modalità striscianti od evidenti, si procede con forme esternalizzazione di servizi e di impoverimento di comparti che il sindacato ritiene strategici. In tal senso, se il fabbisogno prevederà tagli importanti a settori operativi, affidando sempre più l’esecuzione di lavori e di servizi pubblici ad aziende private esterne (operazioni la cui efficienza ed efficacia sono tutte da dimostrare), la CSU non potrà far altro che prendere posizioni nettamente contrarie a tali politiche.
Altro settore particolarmente sensibile è quello dell’istruzione, dove non è più accettabile una politica che giochi al ribasso quando, invece, andrebbero previsti investimenti infrastrutturali e stanziate le necessarie risorse volte a riconoscere e a tutelare la professionalità dei precari tramite l’approvazione di un fabbisogno che vada a riconoscere le reali cattedre necessarie ogni anno per avviare gli anni scolastici. Tra l’altro, in questi giorni sarà presentato il decreto sulla inclusione scolastica, riferito alle persone che patiscono situazioni di disabilità; una norma, questa, molto importante per la tutela di chi è meno fortunato, ma che deve avere pari diritti. Questo momento è quindi cruciale per riconoscere anche agli insegnanti di sostegno una piena dignità professionale con la creazione, proprio nell’ambito del fabbisogno, di posizioni ad hoc, a cui sono collegate le dovute tutele nei confronti dei disabili, e in primis la continuità di insegnamento; un diritto che, senza questo passaggio, è difficile ottenere. Apprezziamo quindi il decreto di cui sopra, ma chiediamo che si vada fino in fondo, che si mettano in atto quei comportamenti che concretizzino le enunciazioni.
FUPI-CSdL