Presidente Confcommercio della provincia di Rimini: "Ora sta al territorio rispondere presente con un impegno collettivo: più i voli vengono riempiti, più sarà facile mantenere e ampliare le rotte, con conseguenti benefici per tutta la comunità. Il nostro scalo è in grado di diventare il punto di riferimento per il nostro turismo e per l’economia dell’intera Romagna”
“L’annunciata apertura di nuove rotte da e per l’aeroporto di Rimini verso Basilea, Londra Gatwick e Heathrow operate da importanti compagnie come EasyJet e British Airways, è un segnale molto positivo per il nostro territorio. Questi collegamenti con importanti hub europei – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - rappresentano una grande opportunità non solo per il turismo, ma anche per tutta l’economia territoriale ed evidenziano le enormi potenzialità della Riviera Romagnola, con benefici anche per gli spostamenti da e verso gli altri continenti. Questa espansione rafforza la competitività di Rimini, un passo fondamentale per aumentare l’appeal e attrarre visitatori internazionali. Se l’offerta dell’aeroporto Fellini cresce, la vera sfida ora è garantire che i voli siano riempiti in entrambe le direzioni. Le compagnie hanno scelto di investire sul nostro scalo, ma è essenziale che i voli siano sostenibili. Per fare ciò, è necessario un impegno collettivo. Parlo in particolare delle imprese e dei cittadini della Riviera, che devono comprendere l’importanza di utilizzare il nostro aeroporto non solo per facilitare gli spostamenti, ma anche per sostenere un’infrastruttura cruciale per lo sviluppo. Le imprese, in particolare, dovrebbero vedere l’aeroporto come una risorsa strategica per il loro business, perché offre vantaggi concreti in termini di tempo e costi. Così come le agenzie di viaggio dovrebbero sempre offrire Rimini come hub di partenza. Più i voli vengono riempiti, più sarà facile mantenere e ampliare le rotte, con conseguenti benefici per tutta la comunità. L’aeroporto non è solo un punto di partenza o arrivo per i turisti: è un motore di sviluppo per l’economia locale. Immaginate quanto possa essere vantaggioso avere un aeroporto a pochi minuti di distanza, senza doversi preoccupare di lunghi spostamenti verso altri scali. L’obiettivo è fare squadra, sostenere l’aeroporto e sfruttare tutto il suo potenziale. Oltre a questa sfida, un tema cruciale è quello dell’integrazione del sistema aeroportuale regionale. La nostra Regione ha la fortuna di avere 4 aeroporti, ma se vengono gestiti in modo concorrenziale rischiamo di disperdere le risorse. Se Bologna ha raggiunto il suo limite di riempimento, non per questo si può chiedere di rinunciare ad una parte di voli, ma serve prevedere un riassetto secondo le peculiarità. I dati sono chiari: la costa è la destinazione turistica regionale più importante e quasi il 25% dei passeggeri che atterrano oggi a Bologna sono destinati alla Riviera. Di questo aspetto va tenuto conto, ma non è scontato che togliendo l’offerta a Bologna, vengano scelti aeroporti vicini. Solo con un approccio integrato, in cui gli scali della Regione lavorano insieme, sarà possibile ottimizzare le risorse e garantire che tutti possano beneficiarne. Creare un sistema aeroportuale regionale condiviso, come proposto dal nuovo presidente Michele de Pascale, sarà essenziale. La Regione dovrà dotare le compagnie aeree di strumenti atti a volare sul Fellini. In questo contesto, potremo giocare un ruolo da protagonista. Un’altra sfida riguarda l’accessibilità. Non possiamo più permetterci che i turisti debbano affrontare un lungo viaggio da Bologna per raggiungere il territorio: non è più accettabile. Tutto l’anno dobbiamo garantire che il nostro territorio sia facilmente raggiungibile perché il turismo cresce anche al di fuori della stagione estiva grazie al settore fieristico-congressuale e necessita di un supporto logistico. La Regione Emilia Romagna, Apt Servizi e il Comune di Rimini stanno facendo grandi investimenti in promozione, ma è ora che ognuno faccia il suo anche sul nostro territorio, a cominciare da chi deve riqualificare strade, attraversamenti, marciapiedi in prossimità dello scalo, che oggi non sono un bel biglietto da visita. Se tutti supportano l’aeroporto, sono convinto che avremo un’infrastruttura in grado di diventare il punto di riferimento per il nostro turismo e per l’economia dell’intera Romagna”.