Gianni Indino, vicepresidente di Confcommercio Emilia Romagna con delega al turismo: “Finalmente si è riaperto il capitolo fieristico-congressuale, strategico per il nostro territorio”

Gianni Indino, vicepresidente di Confcommercio Emilia Romagna con delega al turismo: “Finalmente si è riaperto il capitolo fieristico-congressuale, strategico per il nostro territorio”.

“Il TTG appena concluso a Rimini ha fatto registrare numeri importanti, così come il turismo nella nostra regione, nonostante le difficoltà di alcuni settori-chiave. Ma non diamo nulla per scontato: ricominciamo subito a lavorare per il futuro facendo leva sulla capacità di trasformare visioni ambiziose in progetti concreti che ci ha sempre contraddistinto”

“Per troppo tempo le nostre città sono state private degli appuntamenti fieristici in presenza, imprescindibili motori di sviluppo economico e turistico – dice Gianni Indino, vicepresidente di Confcommercio Emilia Romagna con delega al turismo -. Finalmente ora possiamo dire di avere riaperto questo capitolo fondamentale e i numeri del TTG-SIA-SUN che si è appena concluso alla Fiera di Rimini sono stati davvero apprezzabili, molto vicini a quelli delle edizioni pre-pandemia in termini di buyer e di presenze. Un grande risultato per la governance di IEG a cui va il merito di non avere mai mollato di un centimetro credendo sempre nella ripartenza di un settore strategico e importante per il turismo e per la vita del nostro territorio. Vedere a metà ottobre alberghi, ristoranti e bar pieni di gente mi ha rinfrancato e dato grande fiducia. Tutta Italia, tutta Europa e anche molti operatori da Paesi extra UE hanno partecipato a quella che è a tutti gli effetti la kermesse sul turismo più importante del nostro Paese. Come vicepresidente regionale di Confcommercio con delega al turismo ho partecipato a vari incontri, dibattiti e seminari, dall’inaugurazione con le autorità, fino alla giornata chiusura, parlando di turismo con chi fa turismo in tutte le sue forme.
In un’Italia che riparte, con l’Emilia Romagna ancora una volta protagonista, rimangono alcune criticità che vanno subito affrontate. La prima, posta all’attenzione dal SIB-Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari), riguarda il nodo delle concessioni demaniali e del futuro delle nostre spiagge a cui la politica deve dare una risposta celere per non vanificare il lavoro e l’investimento di numerosissimi operatori. Il secondo riguarda i settori rappresentati da Fiavet – Federazione Italiana Agenzie Viaggi e Tour Operator aderente a Confcommercio, che insieme a bus e guide turistiche durante la pandemia hanno visto pressoché azzerata l'attività. Tante le imprese che hanno chiuso per mai più riaprire, così come il personale che ha dovuto cambiare lavoro. I ristori arrivati tardivamente e in maniera insufficiente non sono le risposte che queste imprese chiedono: serve più supporto per traghettarle verso la piena ripresa del lavoro che contribuirà come prima in modo determinante allo sviluppo di tutta la filiera turistica.
Intanto, registriamo questa ottima estate per la costa emiliano-romagnola e più in generale per le località balneari italiane. In tutta la Regione Emilia Romagna i dati sono confortanti anche sui primi 8 mesi del 2021, con un +34% di presenze rispetto al 2020 e un -27,5% sul 2019, senza dimenticare che da gennaio ad aprile anche quest’anno è stato tutto fermo. Grazie alla vocazione variegata delle destinazioni regionali e alle politiche di destagionalizzazione il nostro turismo ha tenuto. Le città d’arte e la cultura, food, wellness e motor valley, la montagna, i cammini e la natura, le terme, il segmento fieristico-congressuale, solo per citarne alcune, sono le leve su cui dovremo ancora spingere. Ma non diamo nulla per scontato: se i risultati ottenuti in estate sono lusinghieri, non ci devono fare cullare sugli allori. Ricordiamoci bene che moltissimi italiani anche quest’anno sono rimasti sul territorio nazionale e che come località balneare del nord siamo stati favoriti dal fatto che gli stranieri che viaggiavano in auto abbiano scelto mete più facilmente raggiungibili rispetto al sud. Quando si tornerà a volare, speriamo prestissimo, gli scenari giocoforza cambieranno. Per questo dobbiamo da subito lavorare forte per portare qui gli stranieri che sono mancati in questi anni e per fare tornare chi ci ha scelto le nostre destinazioni durante questa emergenza. Confido innanzitutto nelle amministrazioni per l’attivazione di buone strategie di promo-commercializzazione e nella lungimiranza degli imprenditori per investimenti in riqualificazione e idee innovative. L’intero comparto turistico italiano e in particolare quello emiliano romagnolo hanno sempre dimostrato una eccezionale capacità di guardare avanti, trasformando visioni ambiziose in progetti concreti, partendo dallo spirito imprenditoriale del privato, corroborato dal pubblico. Da qui dobbiamo ripartire per continuare a marciare spediti”.

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Comunicato stampa
Confcommercio Emilia-Romagna


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