Giorno delle Memoria: anche il lavoro ha pagato il suo tributo di vittime

Giorno delle Memoria: anche il lavoro ha pagato il suo tributo di vittime.

La tragedia della Shoah va ricordata per tenere sempre vivo in tutte le generazioni di oggi e di domani il ricordo di questa pagina tra le più oscure della storia umana. La CSdL, nell'aderire pienamente al Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio, intende ricordare e commemorare le milioni di vite umane stroncate dalla violenza annientatrice del nazifascismo. La violenza nazista non ha colpito solo il popolo ebraico, vittima di un programma di vero e proprio sterminio razziale, e le minoranze etniche: anche il mondo del lavoro ha pagato un tributo importante. Nella sola Italia furono migliaia i lavoratori deportati nei campi di concentramento e di sterminio, a seguito di scioperi nelle grandi fabbriche o per atti considerati eversivi, come i sabotaggi alla produzione bellica nazi-fascista. Tanti lavoratori hanno pagato con la vita le scelte di opposizione politica al regime nazi-fascista, che non tollerava alcuna forma di protesta e inviava nei campi di sterminio i lavoratori che non condividevano i loro inumani obiettivi. "Non possiamo, non dobbiamo dimenticare tutte le vittime dello sterminio nazista - afferma con forza la CSdL - tra cui anche le migliaia di lavoratori e anche militanti sindacali che hanno subito gli orrori della deportazione, dei campi di lavoro e delle camere a gas." E i lavoratori hanno avuto un ruolo centrale nella storia della Resistenza, poiché migliaia di operai hanno contribuito alla cacciata del nazifascismo riorganizzando il Sindacato democratico nelle fabbriche, e contribuendo a riannodare i rapporti tra le persone; ciò, pagando prezzi elevatissimi. Il Giorno della Memoria che celebriamo ogni anno ci ricorda che è un dovere morale ricordare questo passato così tragico, e continuare a combattere senza paura ogni genere di razzismo e di totalitarismo, rafforzando i valori della democrazia e dell'uguaglianza di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla appartenenza etnica o politico-religiosa, per realizzare una società più inclusiva, libera e solidale.

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