I professionisti del Dipartimento Prevenzione dell’ISS in campo per superare la problematica legata all’invasione di insetti a Falciano

I professionisti del Dipartimento Prevenzione dell’ISS in campo per superare la problematica legata all’invasione di insetti a Falciano.

Un importante lavoro d’analisi, intervento sul campo e prevenzione, ha coinvolto negli ultimi giorni della scorsa settimana e nei primi di questa gli uffici del Dipartimento Prevenzione dell’Istituto Sicurezza Sociale, l’Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole (UGRAA), le Guardie Ecologiche e il Settore Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna. Queste le forze in campo per risolvere un problema di infestazione che ha interessato una zona di Falciano, dovuta alla proliferazione dei cosiddetti “Ligeidi della Colza”, piccoli insetti presenti nei nostri ambientali naturali, i quali in determinate condizioni climatiche (periodi di elevata siccità e alte temperature) possono accrescersi e moltiplicarsi a dismisura nei campi coltivati e arrecare forti disagi ai residenti delle abitazioni circostanti i terreni interessati. A causare l’invasione degli insetti sarebbe stata la recente trebbiatura di un campo coltivato, senza un’aratura o presenza di una coltura consociata (cover crop), che, in aggiunta al forte caldo di quest’ultimo mese, ha determinato la condizione ideale per migrazione di questi insetti verso le aree circostanti. Una volta allertati del problema, nella giornata di mercoledì 7 agosto, la Direzione del Dipartimento Prevenzione, insieme al personale del Laboratorio di Sanità Pubblica e della Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare dell’ISS, con il coinvolgimento dell’UGRAA e la consulenza degli entomologi Massimo Bariselli del servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna e Davide Di Domenico libero professionista, ha disposto l’immediato intervento di aratura del campo e, il giorno successivo, lo spargimento di un repellente a base naturale sulle due strade adiacenti al campo agricolo. Lunedì 12 infine, è stato svolto un secondo sopralluogo alla presenza dell’entomologo, che ha evidenziato la progressiva attenuazione del fenomeno. "Desidero esprimere il mio apprezzamento e un sentito ringraziamento per l'eccellente lavoro svolto dal Dipartimento Prevenzione e dalle altre entità coinvolte in questa operazione – dichiara il Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale Mariella Mularoni -. La loro rapidità e professionalità nell'affrontare la proliferazione a Falciano è un chiaro esempio di come l'ISS sia costantemente impegnato a proteggere la salute pubblica. Continueremo a supportare e investire in risorse e tecnologie che ci permettano di prevenire e gestire situazioni simili in futuro". “Non abbiamo ancora grandi elementi per analizzare in dettaglio la biologia e l’evoluzione di questo insetto nel nostro territorio, la cui presenza in Italia risulta in netta crescita a partire dal 2019 in diverse zone dell’Emilia-Romagna e del Veneto e la cui proliferazione è favorita dalle condizioni climatiche caratterizzate dalla combinazione temporale di intensi fenomeni piovosi seguiti da una completa assenza di precipitazioni e di alte temperature che creano il giusto habitat per lo sviluppo prima e la successiva migrazione in massa dei minuscoli insettini nelle aree circostanti a seguito della mietitura – afferma l’entomologo Davide Di Domenico -. Sappiamo però che non rappresentano un pericolo per la salute umana. La cosa più importante se ci si trova in presenza di una situazione analoga, è avvertire immediatamente le autorità competenti, in modo da attivare per tempo le corrette azioni di contenimento”. "L'intervento tempestivo che abbiamo messo in atto dimostra l'importanza di una sinergia efficace tra istituzioni e professionisti, sia locali che regionali – dichiara la Direttrice del Dipartimento Prevenzione dell’ISS, Dott.ssa Raffaella Sapigni -. La collaborazione con il Laboratorio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna e l'apporto di esperti entomologi ci ha permesso di affrontare con successo una situazione che avrebbe potuto creare disagi significativi alla popolazione. Continueremo a monitorare la zona per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini." “Eventi di questo tipo possono essere conseguenza di scompensi ambientali dovuti ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità – dichiara la Dirigente dell’UGRAA Lucia Mazza-. È pertanto importante, al fine di prevenire eventi di questo tipo, la promozione e il ricorso a tecniche colturali che aumentino il più possibile l’agrobiodiversità e la resilienza degli agro-ecosistemi”. "L'episodio verificatosi a Strada Lamaticcie mette in luce l'importanza di un sistema di prevenzione robusto ed efficace – afferma il Direttore Generale dell’ISS Francesco Bevere -. Ringrazio tutti i professionisti che sono intervenuti con tempestività, con grandi competenze e capacità di intervento".

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