ICEE: uno strumento importante, da modificare in alcuni punti critici
Deve rispecchiare il più fedelmente possibile le ricchezze possedute e vanno definiti con molta attenzione gli ambiti di intervento, per evitare di varare un meccanismo iniquo e inefficace che non produce gli effetti per cui è stato ideato. Va ampliato lo scambio di informazioni con l'Italia e realizzati accordi con altri paesi
L'analisi del Decreto sull'ICEE è proseguita nel corso dell'ultima puntata di "CSdL Informa" da parte del Segretario Confederale William Santi e del Segretario Generale Enzo Merlini. Sul piano tecnico, il Governo ha informato che è stato predisposto un programma applicativo con i dati disponibili precaricati, che dovrà permettere di fare una prima fotografia dei redditi e dei patrimoni posseduti dalle famiglie. La CSdL ne ha preso atto, ipotizzando anche l'aggiunta di qualche alert, ovvero meccanismi che consentano di segnalare evidenti incongruenze tra l'entità dei redditi dichiarati e i beni posseduti. Avremo modo di verificare l’impostazione del programma nei prossimi giorni. Un'altra richiesta avanzata al Governo è quella di impegnarsi ad ampliare lo scambio di informazioni automatico con l'Italia, oggi limitato alle sole disponibilità finanziarie, allargandolo, ad esempio, alle partecipazioni societarie e alle proprietà immobiliari. Analoghi accordi vanno realizzati anche con altri paesi. È fondamentale che l'CEE rispecchi il più possibile la realtà patrimoniale ed economica delle persone, per destinare maggiori interventi pubblici alle persone che ne hanno più necessità, a parità di risorse disponibili. Lo stesso Giuliano Tamagnini, coordinatore di "CSdL Informa", ha evidenziato il rischio che si crei il paradosso per il quale con lo stesso ICEE vengano privilegiati i titolari di licenze individuali ed i soci di attività economiche che mediamente dichiarano redditi molto bassi o addirittura nulli, incongruenti con il tenore di vita e di consumi, a scapito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, i cui redditi sono trasparenti e certi. Ciò, a maggior ragione, tenuto conto che gli immobili hanno una bassissima incidenza, come sottolineato nel precedente comunicato. "Dipende dall'uso che se ne vuol fare - ha commentato Enzo Merlini - e questo è l'altro grande punto di domanda. Ad esempio, il Governo ha citato il diritto allo studio; oggi chiunque, a prescindere dalle proprie disponibilità economiche, ha diritto al rimborso delle spese per i libri scolastici e per il trasporto, con le modalità previste. Se l'ICEE non è tarato bene, il rischio prima evidenziato esiste; anziché riconoscere detto rimborso in maniera equa, potrebbe succedere che venga ridotto a chi ha un buon stipendio ma scarsi patrimoni e mantenuto ad altri che risultano faticare ad arrivare a fine mese, ma dispongono di proprietà immobiliari significative. Se consideriamo invece un intervento come l'assegno familiare integrativo, questo attualmente prende a riferimento solo il reddito; se vengono considerati anche i patrimoni, si realizza già in partenza una maggiore equità. In questo caso, anche un ICEE imperfetto andrebbe a riequilibrare un po' le cose, ma ciò non può giustificare il fatto che lo strumento possa andare bene anche se impreciso. Quindi occorre fare molta attenzione sia su come viene identificata la ricchezza, sia sulle finalità dello strumento. Per quanto ci riguarda, faremo la nostra parte affinché il prodotto finale sia il migliore possibile." Un riferimento specifico è stato fatto sulle società immobiliari. "Nei nostri recenti studi su occupazione e fiscalità, abbiamo fatto emergere come in questi ultimi anni ci sia stata una grande proliferazione di società immobiliari. Ciò significa che tante persone hanno trasferito le loro proprietà in capo a dette società. Non ci è ancora del tutto chiaro come venga costituito il patrimonio delle società; se anche in questo caso per gli immobili viene considerata la rendita catastale, di entità insignificante rispetto al valore economico, emergerebbe un quadro estremamente distante dalla realtà. Anche per questi motivi occorre prendersi il tempo necessario per sistemare tutti i punti critici. Non possiamo rischiare che venga varato uno strumento iniquo e inefficace che non produce gli effetti per cui è stato ideato."
CSdL
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