IDC-CDI e PDCS per una risposta globale alla lotta post COVID19
Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese è da sempre attivo attraverso i canali internazionali del PPE, IDC-CDI e affini e continua ad esserlo anche grazie alla presenza del Presidente del Partito nonché Segretario di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari alla video conferenza dell’Executive Committee dell’IDC-CDI tenutasi mercoledì 20 maggio u.s.. L’Executive Committee del Central Democratic International (IDC-CDI) si è infatti riunito per affrontare insieme ai diversi leader mondiali il tema COVID-19 con lo scopo di trovare una soluzione comune e solidale, a livello globale, per affrontare l’emergenza sanitaria e la crisi economica causata da questa pandemia. Il Segretario è intervenuto portando la sua posizione all’interno di una tra le più importanti assemblee alla quale hanno partecipato leader provenienti da ben 37 partiti di 37 paesi, in video conferenza, di tutto il mondo avendo l’occasione, a nome di San Marino, di esporre la situazione dell’emergenza nella nostra Repubblica davanti ai principali ministri mondiali tra cui l’ex presidente colombiano Andrés Pastrana, il segretario generale del PPE Antonio López, il primo ministro Ungherese Viktor Orbán, il Senatore Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa come rappresentanti italiani e tanti altri importanti esponenti a livello mondiale. Nel suo intervento il nostro Segretario ha sottolineato come la situazione del nostro paese sia strettamente collegata alle aree geografiche che ci circondano, l’Emilia Romagna e le Marche, e di quanto questa emergenza non solo abbia messo in discussione il sistema sanitario ma l’intero sistema statale nel suo insieme. Ha potuto così esporre il piano futuro di una campagna di screening che coinvolgerà l’intera popolazione, piano che già ha sta avendo inizio, con lo scopo di monitorare la diffusione del virus e di scoprire l’eventuale presenza di ulteriori pazienti asintomatici. Sebbene San Marino affronti le stesse sfide dei partner europei è necessario tenere conto che non fa parte dell’unione europea e quindi non ha avuto diritto di accedere alle stesse misure di recupero, di fondi e di risorse. Per questo motivo San Marino, come tanti altri stati delle sue dimensioni, si è basato esclusivamente su risorse interne ed ora è messo a dura prova in quanto i costi di questa pandemia hanno colpito sia il sistema sanitario sia il sistema economico. Il Segretario ha aggiunto che si dovrà cooperare, oltre i confini dei paesi, come comunità e lavorare a stretto contatto per gestire tutti assieme le ripercussioni sul sistema economico internazionale. La sicurezza internazionale e la valutazione a livello regionale dovrebbero essere il futuro della cooperazione, al fine di impedire a tutti i paesi, compresi i più vulnerabili, di affrontare da soli una situazione simile in futuro.