La 42ª edizione del Campo Lavoro Missionario ha fatto boom. Di presenze. Di volontari. E anche di incassi dai vari mercatini. Naturalmente, rapportando il tutto, al periodo che si sta vivendo e al fatto che diverse iniziative non sono state svolte. Su tutte, la lotteria e la vendita di fiori e piante. I timori della vigilia, dunque, sono stati spazzati via in un fine settimana in cui anche il tempo ha deciso di dare una mano. Sabato 2 e domenica 3 aprile, per molti siti meteorologici, dovevano essere da ombrello in testa e stivali ai piedi. Invece, a parte qualche ‘sgocciolata’, le migliaia di volontari che hanno animato i sette centri raccolta hanno potuto dare il loro contributo con il sorriso ben stampato in viso. Insomma, nonostante i due anni di stop forzato a causa del Covid, il miracolo del Campo Lavoro si è ripetuto, nonostante gli adempimenti burocratici sempre più complicati, dei problemi dell’ultimo minuto, e delle inevitabili rughe che affiorano sui volti dei volontari della prima ora. La gioia del presidente “Siamo stanchi, ma molto felici per questa edizione del Campo Lavoro che per noi è stata un vero e proprio esperimento. – sottolinea Gabriele Valentini, presidente dell’Associazione Campo Lavoro Missionario – Dopo due anni in cui le porte dei vari centri raccolta erano rimaste chiuse a causa di questa pandemia sanitaria che ci ha travolto tutti, alcuni dubbi c’erano. Soprattutto non sapevamo come avrebbe risposto la gente. Anche perché abbiamo preso una decisione importante come quella di non fare i famosi sacchi gialli che per noi sono sempre stati un biglietto da visita. Il responso, però, ci ha davvero riempito il cuore. Le tantissime famiglie che si sono adoperate in questi due giorni ci hanno fatto capire che il Campo è diventato parte integrante del tessuto di questo territorio: davvero una grande gioia che ci spinge ad andare avanti”. I primi dati Stanti ai dati parziali, riferiti ai soli mercatini dell’usato, la 42ª edizione della grande raccolta pro missioni ha registrato, in due giorni, incassi per quasi 87.000 euro. Il centro di raccolta di Rimini, nell’ormai sede abituale dell’ex mercato ortofrutticolo di via Emilia, ha totalizzato quasi 35.000 euro, il secondo centro riminese, realizzato nel piazzale della parrocchia di Cristo Re, ha raccolto 12.574 euro. Il Campo di Verucchio, invece, ha recuperato con le varie vendite 5.658 euro mentre quello di Santarcangelo, 17.335 euro. Bene anche Riccione, dove tutto è iniziato nel lontano 1981, che ha raccolto 17.110 euro. Un discorso a parte meritano i Centri di Bellaria e Cattolica dove si è deciso di non fare nessun tipo di mercatino, ma dove i volontari hanno lavorato senza sosta per recuperare tanto materiale. Ora i progetti “Per un bilancio definitivo occorrerà aggiungere la pesatura e la vendita del ferro accumulato nei vari piazzali e, soprattutto, il ricavato dei panni e della carta. – aggiunge Valentini – Però, già adesso, possiamo dire che la soddisfazione è tanta. Ora prenderemo in mano i vari progetti che ci sono arrivati e decideremo quali finanziare. Un grazie davvero a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Grazie agli scout, grazie alla Croce Rossa, alla Protezione Civile, a tutti quelli che hanno permesso che la 42ª edizione del Campo Lavoro si sia conclusa con grandi sorrisi”.
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