Il comitato promotore della legge sulla procreazione responsabile e la legalizzazione della interruzione volontaria della gravidanza scrive a Rtv
E’ universalmente noto, e altresì ribadito in una conferenza di alto livello organizzata proprio qui a San Marino sui pericoli della disinformazione in sanità (che ha fornito anche crediti formativi ai giornalisti partecipanti) che la diffusione di false credenze in ambito sanitario possa avere ricadute negative sulla salute dei singoli e della comunità, creando sfiducia nelle istituzioni e negli operatori medici e inducendo comportamenti a rischio. Crediamo che San Marino Rtv non abbia onorato la sua funzione di servizio pubblico veicolando, come avvenuto nel servizio tg di sabato scorso, informazioni allarmistiche di correlazione tra aborto e tumore al seno o altre gravi patologie. Per quanto tali fake news vengano sostenute dalle associazioni antiabortiste anche nostrane, non vi sono evidenze scientifiche in questa direzione, anzi, sia l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sia il NCI (national cancer institute), sia ancora nel 2018 l’Acog (American College of obstetrician and ginecologist) negano vi sia questo rapporto. Il tumore al seno è una patologia seria, non si può tollerare che venga strumentalizzato per dissuadere con il terrore le donne dal ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza. Crediamo che, in ottemperanza al diritto di cronaca, non ci si possa esonerare dal vaglio critico necessario e che una TV di Stato non debba fare da cassa di risonanza a notizie allarmistiche prive di ogni fondamento scientifico. Speriamo che in tempi brevi il Paese possa finalmente dotarsi di una legge civile e laica che non solo renda l’interruzione volontaria della gravidanza legale e sicura, ma cerchi di prevenirla attraverso l’educazione sessuale, il facile e gratuito accesso agli anticoncezionali e l’implementazione dei servizi di pianificazione famigliare.
Il comitato promotore della legge sulla procreazione responsabile e la legalizzazione della interruzione volontaria della gravidanza