Il direttivo servizi e commercio Usl: necessari interventi strutturali a sostegno del comparto
Si è riunito nella giornata di ieri il Direttivo della Federazione Servizi e Commercio dell’Unione Sammarinese dei Lavoratori, durante il quale è emerso come in questo periodo di sfiducia generale nei confronti della politica e di crisi economica e sociale, San Marino senta forte il bisogno di un progetto di sviluppo e di una vera riforma del mercato del lavoro: leggi generiche o interventi spot, non possono infatti essere sufficienti di fronte a una situazione di crisi sistemica, che non riguarda solo un settore o una categoria sociale, ma il Paese tutto. Non solo, manca un vero piano di rilancio del comparto turistico con infrastrutture idonee a soddisfare pienamente la domanda turistica e con strutture di eccellenza funzionali all’organizzazione di eventi in Repubblica; senza dimenticare tutte le perplessità e i punti interrogativi rispetto al Polo della Moda e alle conseguenti ricadute sul settore del commercio. Indispensabile ampliare il parterre della forza lavoro, non solo per garantire stipendi e mezzi per vivere dignitosamente, ma anche per sostenere il sistema pensionistico sammarinese, negli ultimi anni sempre più a rischio. Investire, pertanto, nella quantità ma anche nella qualità del lavoro, attraverso la valorizzazione del merito e delle competenze, puntando sulla formazione e sull’istruzione di ogni ordine e grado, agevolando l’accesso ai giovani nel mondo del lavoro attraverso forme contrattuali dignitose e tutelando l’occupazione femminile, troppo spesso ancora vittima di pregiudizi e gravi denigrazioni. “Una politica del lavoro che punti sulla crescita, senza sacrificare lo sviluppo dell’individuo nelle sue accezioni personali e familiari” – afferma il Segretario della Federazione Servizi Lucia Ceccoli – “è dunque essenziale per garantire un reddito dignitoso ai singoli e gettito fiscale, a contestuale beneficio anche per lo Stato”. È il modello di sviluppo in sostanza che deve cambiare: per anni lo Stato sammarinese si è appoggiato solo su elementi come una bassa pressione fiscale e sul settore bancario e finanziario, che si necessita di una profonda ristrutturazione per poter essere di nuovo un volano dell’economia sammarinese, ma ora la crescita del paese deve basarsi anche su altri settori, partendo dalle risorse esistenti e sulla loro valorizzazione. Per fare questo, la politica non può e non deve agire da sola: quello che serve più che mai ora è un vero dialogo con tutte le parti sociali, per poter giungere insieme a soluzioni realmente condivise, spesso solo annunciate.