Prosegue il lavoro dell’associazione nell’opera di sensibilizzazione del legislatore, dell’amministrazione e della cittadinanza, per favorire il confronto, per stimolare riflessioni e per sollecitare, auspicabilmente, adeguate risposte. Diverse sono le iniziative e le modalità che potremmo mettere in campo per dar corso a tale impegno, tuttavia una delle strade che da qualche tempo stiamo battendo, è quella delle Istanze d’Arengo che ci consentono di segnalare le criticità esistenti, di indicare possibili soluzioni e di rendere reattivi e maggiormente coinvolti gli Uffici competenti dello Stato. Mentre è in atto la raccolta firme per l’Istanza d'Arengo per il cambio di paradigma nei confronti della disabilità, oggi presentiamo una questione che probabilmente farà discutere e pensare molto a tanti: proponiamo un’Istanza d’Arengo affinché gli Organismi competenti nella Repubblica di San Marino affrontino, anche al fine di addivenire il prima possibile ad una pertinente normativa nazionale, il tema del Diritto alla salute sessuale, ivi compreso quello alla sessualità, per le persone con disabilità.
Testo dell'Istanza:
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”, così recita il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Considerando quanto sancito nella Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo, nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità ed, infine, nella Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese” e successive modifiche, circa la tutela dei diritti e delle libertà della persona, si può comprendere facilmente come tutti i cittadini e le cittadine sammarinesi con disabilità, giustamente chiedano il rispetto e il riconoscimento dei loro Diritti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ricompreso il diritto alla salute sessuale nel novero dei diritti umani in generale, pertanto, anche la sessualità è a tutti gli effetti una di quelle componenti che creano il benessere di una persona. Il diritto alla sessualità è un diritto umano universale basato sulla libertà personale, sulla dignità, sull'uguaglianza e sulla non discriminazione. Da ciò si deve assumere, quindi, che tutte le persone libere da coercizione, discriminazione e violenza, incluse quelle con disabilità, hanno diritto a ottenere il più alto livello possibile di salute psico-fisica, compreso l'accesso ai servizi di cura della sfera emotiva e sessuale. Una società realmente inclusiva supporta, accompagna e facilita gli interessi e i bisogni affettivi per superare lo stigma sessuale associato alla condizione di disabilità, e proprio in quest’ottica, è molto importante iniziare ad affrontare il tema, ponendosi quale obiettivo primario, il superamento in termini anche culturali, di quella sorta di rifiuto nell'immaginario comune dei bisogni sessuali delle persone con disabilità, che si fonda su reticenze, silenzi e pregiudizi. A tal scopo a anche al fine di ideare, realizzare e erogare servizi utili per le persone con disabilità, non basta abbattere certi stereotipi che le vedono come persone "asessuate" o comunque ritenute non idonee a vivere e sperimentare la sfera affettiva, emotiva e sessuale. E’ fondamentale non abbandonare a loro stessi i familiari e i caregiver, laddove si presenti un problema nella gestione della sfera intima di una persona in particolare con grave disabilità, non avendo loro né le competenze né gli strumenti per affrontare adeguatamente la tematica dell'affettività e della sessualità. Indispensabile, inoltre, sarà anche prevedere una o più leggi, presenti in altri Paesi europei, che riconoscano, disciplinino e garantiscano il loro diritto inviolabile alla sessualità, all’interno delle quali sia prevista la formazione e l’istituzione di Operatori specializzati. Questi ultimi, non hanno mansioni di carattere soddisfattivo del bisogno sessuo-affettivo, ma in quanto terapeuti, hanno una preparazione adeguata, qualificata e mirata esclusivamente sull'aspetto educativo e informativo, fondamentale anche per i familiari e i caregiver, anche in un'ottica di indipendenza e autodeterminazione. Purtroppo, l’assenza o la carenza di attenzione su questo tema, comporta spesso l’impossibilità, per chi non ha le possibilità o capacità di scoprire ed esplorare il proprio corpo e le proprie emozioni, di soddisfare bisogni vitali di base, come il desiderio di contatto, di intimità, di provare piacere ed emozioni connesse alle relazioni con l'altro, come l'affetto e l'amore. Pertanto, noi sottoscritti cittadini e cittadine sammarinesi presentiamo la seguente Istanza d’Arengo affinché gli Organismi competenti nella Repubblica di San Marino affrontino, anche al fine di addivenire il prima possibile ad una pertinente normativa nazionale, il tema del Diritto alla salute sessuale, ivi compreso quello alla sessualità, per le persone con disabilità. Confidando in un favorevole accoglimento da parte delle LL. EE. e del Consiglio Grande e Generale e nella messa a punto degli atti conseguenti, si porgono deferenti ossequi."
N.B: I cittadini sammarinesi maggiorenni che volessero già sottoscriverla online, possono farlo cliccando qui https://www.attiva-mente.info/istanza-d-arengo-diritto-alla-sessualita
Il Consiglio Direttivo di Attiva-Mente (comunicato stampa)