EXPO 2025

Il padiglione del Titano all’Expo 2025 raccontato dagli studenti dell’Università di San Marino che l’hanno progettato

I vincitori del contest per l’interior design degli spazi hanno ideato un’esperienza per mani, occhi e orecchie

Il padiglione del Titano all’Expo 2025 raccontato dagli studenti dell’Università di San Marino che l’hanno progettato.

“Sarà come entrare nel monte, toccandone le superfici, ascoltandone i suoni e osservandone le caratteristiche con gli occhi”. Queste le parole con cui Rebecca Ugolini, 22enne di Savignano sul Rubicone, descrive l’esperienza di chi visiterà il padiglione del Titano durante l’Expo 2025 Osaka. Insieme ai colleghi Rachele Turci e Davide Passatempi, iscritti come lei al terzo anno del corso di laurea in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, ha vinto il concorso attraverso il quale è stato selezionato il miglior progetto per il concept dell’area prevista all’Esposizione universale che si terrà in Giappone. “L’intenzione - spiega la studentessa - è accogliere i visitatori in uno spazio che all’interno ha le forme del monte, con le pareti dai toni grigio chiaro che ne replicano il profilo e le forme, dal pavimento al soffitto. Questo effetto verrà ottenuto con degli elementi a sospensione curvilinei che rappresentano i caratteristici strati della roccia”. Appena entrati, sulla sinistra si troveranno tre fori nei quali inserire le mani per toccare, appunto, della vera pietra di San Marino: “Sarà un’esperienza che coinvolge il tatto - racconta Ugolini - mentre qualche passo più avanti ci sarà una zona dedicata all’udito, per l’ascolto di suoni registrati sul Titano. Dal passaggio dalla banda militare al semplice chiacchierare delle persone nel centro storico, oppure il passare dei veicoli sulle strade”. Sulla destra spazio invece a una serie di proiezioni che mostreranno alcuni aspetti e scorci della repubblica, per completare un percorso che assume diversi significati. “Ci siamo fatti ispirare dalla morfologia del territorio, che è qualcosa di sempre mutevole così come lo sono le modalità con cui la società di San Marino si gestisce. È sempre in evoluzione, attenta al cambiamento. Abbiamo voluto sottolineare questo parallelismo utilizzandolo come base per il concept proposto”. Nel padiglione, sviluppato su 53 metri quadrati, è previsto un soppalco allestito per ospitare incontri e confronti, mentre all’esterno “sarà presente un’area più piccola nella quale verranno venduti prodotti come ceramiche, francobolli e vini, riproponendo lo stile della zona principale”. I tre studenti hanno lavorato al progetto sotto la direzione scientifica dei docenti Riccardo Varini, Elena Brigi e Massimo Brignoni, con il coordinamento di diversi assistenti alla didattica del corso di laurea in Design: fra loro Matteo Giustozzi e Pietro Garofalo. “Oltre a quanto fatto a casa abbiamo dedicato almeno una giornata alla settimana, per un mese, al lavoro insieme, seguiti dalla tutor Nunzia Ponsillo, che ci ha accompagnati in tutto il percorso. La sfida più grande - spiega Ugolini - è stata dare un significato preciso e sensato a ogni scelta fatta, giustificando ogni soluzione stilistica e creativa”. Per lei, come per Turci e Passatempi, è previsto un biglietto aereo per il Giappone, come indicato nell’intesa fra l’Ateneo e il Commissariato Generale per la partecipazione sammarinese all’Expo: “Se prima di iscrivermi a questo corso di laurea mi avessero detto che avrei avuto un’opportunità del genere, non ci avrei creduto”, conclude Ugolini. “Sarà bellissimo, non vedo l’ora di partire”.

cs Università degli studi della Repubblica di San Marino

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