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Il PSD conferma la fiducia nell'azione di governo

2 lug 2023
Il PSD conferma la fiducia nell'azione di governo

Con l’elezione dei nuovi Segretari di Stato agli Interni ed alla Sanità ed il riassetto consigliare della maggioranza, con il primo Consiglio Grande e Generale di questo nuovo ciclo, si entra operativamente in una fase che richiede alcune valutazioni politiche. In premessa cosa il PSD porge le congratulazioni ed i migliori auguri di buon lavoro ai Segretari di Stato neoeletti Gian Nicola Berti e Mariella Mularoni, a cui giungeranno sempre il nostro supporto e collaborazione. Messe ora da parte le ingiustificate polemiche, che solo parti dell’opposizione ha voluto sollevare, rispetto alla legalità o meno della prosecuzione della legislatura, che non ha visto il rifacimento del governo e neppure una nuova maggioranza a supporto di esso, è il tempo di riprendere il filo di un’azione di governo capace, come dimostrato dalla relazione sullo stato della giustizia, ora non più terreno di furibonde lotte. Il PSD guarda in avanti e non cederà a sterili polemiche sul recente o lontano passato, a invettive su gruppi politici, neo formati o no, e raccomanda lo stesso a tutte le forze politiche in questa periodo particolarmente complicato. Nell’ultimo anno di legislatura la stella polare è quella dell’Accordo di Associazione all’Unione Europea, essa è sfida che ci accomuna e che è utile come bussola anche per altri obiettivi. Ci accomuna perché frutto di un processo che ha attraversato l’attività di quattro diversi esecutivi a cui hanno partecipato praticamente tutte le forze politiche e perché è la migliore cornice ad un percorso di cambiamento da paese con una economia caratterizzata da ampie zone di opacità e isolamento, a paese compliant ed integrato con il contesto esterno, ovvero europeo. Questo nuovo paradigma deve fungere appunto quale bussola anche nel definire le politiche di sviluppo futuro: San Marino negli ultimi anni ha troppe volte oscillato tra la nostalgia di un semi paradiso fiscale che non tornerà più - per fortuna – ed una tendenza al dire di no a qualsiasi ipotesi di investimenti rilevanti sul nostro territorio. Per il PSD non si deve ricalcare nessuna soluzione ambigua, di natura fiscale, regolatoria, eccezionale, che possa mettere a repentaglio l’ottenimento dell’Accordo richiamato, quindi non ci devono essere dubbi sulla natura trasparente e euro-compatibile delle nostre proposte di legge. D’altro canto il no a investimenti sul turismo, no alla interazione con grandi multinazionali, no a piani energetici che richiedono finanziamenti interni e verso l’esterno, insomma la politica del no-a-tutto, per il PSD è da superare. Non si può infatti ignorare che il bilancio dello stato, preservando i servizi e la sicurezza sociale, non è compatibile con la gestione del debito attuale se non attraverso nuovi introiti, nuovo lavoro, nuove risorse. Registriamo che su questo tema non vi è uniformità nelle forze politiche, ma il PSD fa il suo richiamo di responsabilità: il modello di funzionamento sostenibile di una San Marino benestante nel 21° secolo deve avere come base l’allineamento agli standard internazionali, deve essere aperto a nuova imprenditoria internazionale e maturo a sufficienza per determinare quali condizioni sulla qualità degli investimenti e delle opere e quali le linee rosse da non superare rispetto all’uso del territorio ed alle differenze normative.

Cs - PSD





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