Il PSD conferma la fiducia nell'azione di governo
Con l’elezione dei nuovi Segretari di Stato agli Interni ed alla Sanità ed il riassetto consigliare della maggioranza, con il primo Consiglio Grande e Generale di questo nuovo ciclo, si entra operativamente in una fase che richiede alcune valutazioni politiche. In premessa cosa il PSD porge le congratulazioni ed i migliori auguri di buon lavoro ai Segretari di Stato neoeletti Gian Nicola Berti e Mariella Mularoni, a cui giungeranno sempre il nostro supporto e collaborazione. Messe ora da parte le ingiustificate polemiche, che solo parti dell’opposizione ha voluto sollevare, rispetto alla legalità o meno della prosecuzione della legislatura, che non ha visto il rifacimento del governo e neppure una nuova maggioranza a supporto di esso, è il tempo di riprendere il filo di un’azione di governo capace, come dimostrato dalla relazione sullo stato della giustizia, ora non più terreno di furibonde lotte. Il PSD guarda in avanti e non cederà a sterili polemiche sul recente o lontano passato, a invettive su gruppi politici, neo formati o no, e raccomanda lo stesso a tutte le forze politiche in questa periodo particolarmente complicato. Nell’ultimo anno di legislatura la stella polare è quella dell’Accordo di Associazione all’Unione Europea, essa è sfida che ci accomuna e che è utile come bussola anche per altri obiettivi. Ci accomuna perché frutto di un processo che ha attraversato l’attività di quattro diversi esecutivi a cui hanno partecipato praticamente tutte le forze politiche e perché è la migliore cornice ad un percorso di cambiamento da paese con una economia caratterizzata da ampie zone di opacità e isolamento, a paese compliant ed integrato con il contesto esterno, ovvero europeo. Questo nuovo paradigma deve fungere appunto quale bussola anche nel definire le politiche di sviluppo futuro: San Marino negli ultimi anni ha troppe volte oscillato tra la nostalgia di un semi paradiso fiscale che non tornerà più - per fortuna – ed una tendenza al dire di no a qualsiasi ipotesi di investimenti rilevanti sul nostro territorio. Per il PSD non si deve ricalcare nessuna soluzione ambigua, di natura fiscale, regolatoria, eccezionale, che possa mettere a repentaglio l’ottenimento dell’Accordo richiamato, quindi non ci devono essere dubbi sulla natura trasparente e euro-compatibile delle nostre proposte di legge. D’altro canto il no a investimenti sul turismo, no alla interazione con grandi multinazionali, no a piani energetici che richiedono finanziamenti interni e verso l’esterno, insomma la politica del no-a-tutto, per il PSD è da superare. Non si può infatti ignorare che il bilancio dello stato, preservando i servizi e la sicurezza sociale, non è compatibile con la gestione del debito attuale se non attraverso nuovi introiti, nuovo lavoro, nuove risorse. Registriamo che su questo tema non vi è uniformità nelle forze politiche, ma il PSD fa il suo richiamo di responsabilità: il modello di funzionamento sostenibile di una San Marino benestante nel 21° secolo deve avere come base l’allineamento agli standard internazionali, deve essere aperto a nuova imprenditoria internazionale e maturo a sufficienza per determinare quali condizioni sulla qualità degli investimenti e delle opere e quali le linee rosse da non superare rispetto all’uso del territorio ed alle differenze normative.
Cs - PSD
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