Il rischio di fidarsi: quando le istituzioni non rispettano la volontà dei cittadini
Il sistema democratico si fonda sulla fiducia tra i cittadini e le istituzioni. Così la nostra Repubblica è sorta su due perni: l’Arengo e la Reggenza. I cittadini capifamiglia hanno esercitato per secoli il loro potere politico prendendo decisioni tese al bene comune e nominando i Capitani Reggenti con la fiducia che essi le avrebbero puntualmente attuate. Nei secoli questa forma di democrazia diretta si è via via trasformata in democrazia rappresentativa, fintanto che l’Arengo il 25 marzo 1906 decretò formalmente il suo autoscioglimento. L’unico retaggio rimasto nell’ordinamento sammarinese sono le Istanze d’Arengo. Molti cittadini credono ancora in questo strumento di democrazia diretta e ogni 6 mesi sottopongono all’attenzione del Consiglio Grande e Generale le loro Istanze, tese al bene della comunità. Il Consiglio naturalmente ha la facoltà di accoglierle o bocciarle. Una volta accolte però le istituzioni hanno il dovere di attuarle rispettandone il contenuto, invece negli ultimi decenni è emerso il malcostume politico di non dare reale applicazione alle Istanze approvate o talvolta di stravolgerne il contenuto e lo spirito. Il 6 ottobre 2019 è stata presentata una Istanza sottoscritta da alcune centinaia di cittadini che chiedeva l’istituzione a San Marino di una Giornata della Sostenibilità. Si chiedeva che l’organizzazione della giornata fosse affidata ad un Comitato Organizzatore in carica per tre anni, diretto da un Responsabile Scientifico con un curriculum di primo piano a livello italiano/internazionale sui temi della sostenibilità, composto da rappresentanti del mondo della Scuola, dell’Università, dei Sindacati, delle Organizzazioni Economiche/produttive, delle Associazioni del volontariato e generalmente dei vari portatori di interesse. La Giornata doveva essere istituita sotto l’alto patrocinio della Reggenza pro tempore che avrebbe dovuto nominarne anche il Comitato nei tempi e con le modalità previste. In questo modo si sarebbe potuto avere una forma di partecipazione attiva della società civile all’organizzazione della giornata, nonché la possibilità di proporre iniziative concrete da svolgersi nel corso dell’anno e poterne poi valutare i risultati nel tempo. Requisito questo indispensabile per ottenere oggettivi, significativi e misurabili miglioramenti. L’Istanza è stata approvata in Consiglio il 21 maggio 2020 all’unanimità, poi la Commissione Consigliare Territorio e Ambiente il 5 agosto 2020 ha approvato un ordine del giorno che, dopo un lungo preambolo nel quale si elencano i diversi accordi internazionali sottoscritti da San Marino impegnandolo a mettere in atto iniziative per ridurre il consumo di risorse non rinnovabili ed in generale per migliorare la sostenibilità del Paese (peccato che siano rimasti lettera morta!), accorpa la Giornata della Sostenibilità alla Giornata dell’Albero senza recepire gli aspetti qualificanti dell’Istanza d’Arengo in oggetto, rischiando quindi di farla divenire un evento di facciata che difficilmente potrà avere un qualche effetto sul livello di sostenibilità attuale e futuro. Col presente comunicato intendiamo dunque stigmatizzare il poco rispetto che le Istituzioni hanno avuto nei confronti dei cittadini che hanno sottoscritto l’Istanza d’Arengo. Andrebbe dedicata più attenzione e rigore all’esame ed attuazione delle Istanze accolte, mentre ai proponenti di quelle non accolte andrebbero fornite motivazioni chiare e logiche. I cittadini per loro natura forse potrebbero essere ancora disposti a fidarsi, eppure nel concedere fiducia si rendono conto di esporsi inevitabilmente alla possibilità che in qualsiasi momento questa venga delusa. Oggi purtroppo si sente parlare sempre più spesso di “perdita della fiducia” in generale, e di sfiducia nelle istituzioni e nella politica in particolare. La delusione infatti genera dubbi, che possono riguardare sia i valori creduti che la bontà di coloro che li hanno in custodia e ci fanno da guida. Il venire meno della fiducia genera disorientamento e riduzione della coesione sociale, creando tensioni e crisi del sistema paese. Per ristabilire il senso di fiducia occorre a Ns avviso recuperare lo spirito dell’Arengo, di cui la Reggenza è l’espressione più diretta. Non è un caso quindi se abbiamo richiesto che l’attuazione dell’Istanza proposta avvenisse sotto l’alto patrocinio dei Capitani Reggenti. Auspichiamo quindi che sia la Reggenza uscente che quella entrante si adoperino fattivamente affinchè l’Istanza sulla Giornata della Sostenibilità venga attuata ed implementata il più possibile aderente al contenuto della stessa. L’attuale situazione di crisi del Paese necessiterebbe di uno straordinario impegno corale, di una forte coesione sociale, di fiducia reciproca ed un responsabile coinvolgimento della cittadinanza, ed è con questo spirito e per far fronte alla nostra responsabilità che con questo documento ci rivolgiamo in modo particolare alla Eccellentissima Reggenza per l’alto ed arduo compito che le è affidato in questo frangente. Ci auguriamo che ne sia consapevole e soprattutto all’altezza.
Un gruppo di proponenti dell’Istanza d’Arengo per la Giornata della Sostenibilità