Il Segretario di Stato per l’Industria Fabio Righi è intervenuto questa mattina al Congresso FLIA-CDLS
Il Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio Fabio Righi è intervenuto questa mattina al 14’ Congresso Federazione Industria e Artigianato della CDLS. All’assise di Federazione presieduto da Giorgio Felici e al quale hanno partecipato dirigenti e rappresentanti di ANIS, UNAS, OSLA e di tutte le sigle sindacali il tema principale che è stato sviluppato è quello dell’innovazione. Il Segretario di Stato per l’Industria Fabio Righi ha toccato nel proprio intervento diversi punti precisando come il titolo dato al Congresso FLIA-CDLS sia perfettamente a fuoco, trasformazione e innovazione sono la chiave di un domani che non aspetta e che non può aspettare. “È necessario lavorare per non fermarsi di fronte agli ostacoli del nostro tempo adeguandosi, con sforzi, anche doppi se servono, per non perdere alcuna occasione. Non possiamo dimenticare i problemi del nostro Paese, non possiamo dimenticare che, purtroppo, non avremo gli stessi aiuti che avranno altri Paesi e che la nostra situazione economica era già compromessa ancor prima dell’arrivo della pandemia ma non possiamo nemmeno dimenticare che la nostra economia è viva e lo dicono i numeri. In più contesti si richiede un progetto di sviluppo condiviso e coordinato e questo, ricorda il Segretario, era esattamente lo spirito del progetto San Marino 2030, un progetto che oggi ha subito un decisivo rallentamento, che avrebbe potuto aiutare a raggiungere insieme a associazioni e categorie quegli obiettivi di trasformazione e innovazione di cui il sistema ha bisogno. Un progetto che, tuttavia, qualcuno non ha voluto comprendere: dalla politica non ci si aspettava nulla di diverso ma dalle categorie, che hanno contribuito alla prima stesura e avrebbero giocato da protagoniste nei suoi sviluppi, riferisce il Segretario, ci si sarebbe aspettati un più incisivo sostegno ma nulla si può considerare perduto se si tiene a mente i contenuti di quel progetto e il percorso di sviluppo che veniva disegnato con pennellate diverse ma coordinate dal sistema Paese. Per accogliere a pieno la necessità di innovare serve una visione pluriennale chiara per decidere come e su cosa innovare, dobbiamo comprendere che la nostra Repubblica deve fare importanti passi in avanti ma le riforme non possono puntare al ribasso, al meno peggio o alla sopravvivenza, siano riforme reali che non contemplino politiche di tagli ma politiche di sviluppo e rilancio. Ora lavoreremo per attrarre imprese internazionali e investitori, sia per proteggere il tessuto economico esistente che è colmo di grandi eccellenze sia per garantire alle imprese nuove opportunità. Due sono le linee che la segreteria proporrà al governo di portare avanti: semplificazione, potenziamento in settori innovativi e internazionalizzazione. La semplificazione mira all’eliminazione delle briglie alle imprese che vogliono investire, non tralasciando una più sostanziale politica di controllo ma evitando che ingiustificate sovrastrutture diventino ostacolo. Semplificazione è sostengo all’innovazione e alla qualità. Internazionalizzazione è apertura di canali strutturati con aree del mondo che possano essere interessate alla posizione strategica e alle leve di competitività di San Marino. Tutto questo si potrà realizzare solo se si avrà la capacità di dialogare, di fare sistema, di riscoprire il valore del lavorare insieme per un unico obiettivo non dimenticando quanto il fattore umano se onesto, serio e appassionato possa giocare un ruolo determinante: “gli indicatori economici possono dirci tutto sul nostro Paese ma non ci possono dire se quello per cui stiamo lavorando ci può rendere orgogliosi di essere cittadini di questo Paese riscopriamo questo, facciamo la prima e unica trasformazione che davvero serve, quella delle menti e delle persone e saremo in grado di dare una prospettiva a questo nostra Repubblica”.
c.s. Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio
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