Il segretario Pedini Amati risponde ad Augusto Michelotti

Il segretario Pedini Amati risponde ad Augusto Michelotti.

Augusto Michelotti, l’uomo dei dirigibili e della monorotaia si sveglia dal torpore e, sentito profumo di elezioni, si butta nella mischia con un comunicato al limite del grottesco nel quale si schiera al fianco del Comitato contro l’ampliamento dell’Aviosuperficie elevandosi ad esperto di aerei ed aviazione. Apre la sua invettiva elogiando i comitati civici, memore del consenso ottenuto quando, a capo dell’Associazione Micologica, era diventato leader di ogni possibile gruppo che sostenesse il NO a qualcosa per poi cambiare completamente idea e, per raggiungere un’agognata posizione di Governo, scendere a compromessi con il re del cemento. Il buon Michelotti, portacolori di Area Democratica, critica oggi la scelta del Governo di voler migliorare quello che (in un attimo di lucidità è in grado di riconoscere anche lui) è uno strategico servizio pubblico, lui che pochi anni fa, proponeva l’installazione di monorataie in stile Disneyland e approdi per dirigibili. Segretario di Stato devastante per il turismo sammarinese che ha sempre considerato come ultima delega della sua supersegreteria al territorio, sembrava ormai destinato al buen retiro ma, evidentemente, l’imminente accordo del suo gruppetto politico con Repubblica Futura lo ha spinto a cercare qualche ulteriore minuto di gloria. Avrei volentieri evitato di dargliene snobbando la sua lettera, se non fosse che, con l’attacco personale “amici degli amici di araba provenienza” il Michelotti insinua qualcosa su cui non posso (ancora una volta) non intervenire. Michelotti dovrebbe sapere che i termini degli accordi con l’Arabia Saudita, che sono stati presentati in più occasioni, sono trasparenti e non concedono dietrologie. Il sostegno, a condizioni iper-agevolate, per la realizzazione di infrastrutture utili al Paese non può essere considerato un’iniziativa di un singolo Segretario di Stato (non scendo nella polemica legata alla competenza o meno, ma mi chiedo però in cosa sia competente Michelotti), ma un’opportunità da non mancare. Un’operazione interessante con un Paese che sta investendo in tutto il mondo e che ha intrapreso un percorso di crescita e apertura importante con il quale tutto l’occidente sta dialogando. Non si tratta di un contratto “fra amici” come quello che Michelotti e il suo Governo tentavano di farci stipulare con Ali Turki ma di un accordo con il fondo di sviluppo sovrano dell’Arabia Saudita, fondo diretto (ecco perché se ne è occupato il Segretario di Stato per il Turismo), dal Ministro del Turismo dell’Arabia Saudita. Queste poche righe, oltre che a concedere a Michelotti un po’ di visibilità pre elettorale, le ritengo doverose e dovute per chiarire meglio un’iniziativa sulla quale, è ormai cristallino, tutti stanno facendo interessata disinformazione, con l’obiettivo di raccogliere il consenso dei cittadini che indirizzano contro il Governo gettando loro fumo negli occhi.

c.s. Federico Pedini Amati (Sds Turismo)
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