Il SILB-Fipe al MIR Tech di Rimini ha messo al tavolo politici, tecnici e associazioni per il convegno “C’è tempo per il futuro: cultura, sociale, turismo”

Gianni Indino, presidente SILB Emilia Romagna: “Un importante momento di confronto tra le diverse anime del nostro settore. Alla politica declinate le nostre richieste per il rilancio del comparto dell’intrattenimento da ballo”

Il SILB-Fipe al MIR Tech di Rimini ha messo al tavolo politici, tecnici e associazioni per il convegno “C’è tempo per il futuro: cultura, sociale, turismo”.

Gianni Indino, presidente SILB-Fipe dell’Emilia Romagna: “Oggi il Silb-Fipe, in occasione del MIR Tech (Music Inside Rimini), ha organizzato un importante convegno alla Fiera a Rimini: "C’è tempo per il futuro: cultura, sociale, turismo" nel mondo dell’intrattenimento notturno. Presenti all’incontro il presidente nazionale Silb-Fipe, Maurizio Pasca, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad che ha portato i saluti della città, i senatori Antonio Barboni e Marco Croatti, gli onorevoli Alemanno, Di Maio, Damiani e in collegamento gli onorevoli Galeazzo Bignami, Mario Razzone, Antonio Zennaro e ancora Davide Olaci del Politecnico Milano, Luigina Bucci dell'associazione Co.ge.u. nata dopo i tragici fatti di Corinaldo, la regista Lisa Bosi, Sergio Cerruti di Afi (Associazione Fonografi Italiani) e Debora De Angelis dell’Associazione italiana Dj, il tutto moderato da Domir Ivic, giornalista specializzato. È stato un importante momento di confronto tra le diverse anime del nostro settore. Da presidente del Silb Rimini è toccato a me fare gli onori di casa, mentre il presidente Pasca ha declinato le nostre richieste alla politica per il rilancio del settore: la rimodulazione della fiscalità delle nostre imprese (siamo gli unici nel settore spettacolo a pagare il 22% di Iva mentre gli altri pagano tra il 4 e il 10%), rivedere la tassa sullo spettacolo (siamo gli unici a pagare questa tassa che vale il 16% sul prezzo d'ingresso), aumento delle capienze che sono ad oggi le più restrittive d'Europa, abolizione dell'art. 100 del Tulps, Legge risalente al 1931 che di fatto colpisce oltre misura le nostre imprese anche se non hanno responsabilità su fatti che avvengono fuori dai nostri locali, lotta all'abusivismo per vedere riconosciuto il nostro ruolo di professionisti del settore e non vedere vanificati tutti i nostri sforzi messi in seria difficoltà dal dilagare di organizzatori senza scrupoli di serate da ballo senza averne alcuna titolarità di farlo. Ora attendiamo risposte”.

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