Inclusione lavorativa delle persone con disabilità: nasce un nuovo soggetto internazionale, la World Association of Supported Employment
Un Evento organizzato dall’EASPD (Associazione europea dei fornitori di servizi per le persone con disabilità, fondata nel 1996, che attualmente rappresenta oltre 15.000 servizi sociali e sanitari per le persone con disabilità e che si impegna per servizi efficaci e di alta qualità in materia di disabilità nell'ambito dell'istruzione, dell'occupazione e dell'assistenza individuale, in linea con i principi Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità) e dall’EUSE (Organizzazione l'Unione che dal 1993 per opera in tutta Europa, e non solo, per facilitare lo sviluppo dell'occupazione sostenuta per persone con disabilità, consentendo loro di accedere a opportunità reali di lavoro, di propria scelta, in un ambiente integrato con adeguato sostegno continuo e di diventare economicamente e socialmente attivi nelle comunità in cui vivono).
Erano presenti oltre 650 partecipanti provenienti da tutti gli angoli del globo, tra questi, persone con disabilità, responsabili politici, fornitori di servizi sociali e datori di lavoro.
Oltre ai dibattiti in plenaria, si sono tenuti diversi workshop con relatori esperti di caratura internazionale. Diversi anche i momenti particolarmente significativi quali, la premiazione delle “Best Practice” che ha avuto luogo durante la Cena di Gala tenutasi presso il Centro “Titanic Belfast”, moderno edificio-museo, sorto proprio nelle adiacenze del cantiere dove fu costruito il celebre transatlantico, la firma di un accordo di cooperazione che impegna la rete di servizi pubblici e privati per l'impiego, a lavorare per l'inserimento delle persone con disabilità nel mercato del lavoro e l’istituzione della WASE (World Association of Supported Employment), che si è tenuta presso il Parlamento dell’Irlanda del Nord.
Tutti i relatori ed i partecipanti alla Conferenza hanno condiviso il fatto che il lavoro è assolutamente fondamentale non solo come mezzo per sopravvivere, ma per eliminare l'esclusione e l'isolamento della società, e che la piena attuazione dell'articolo 27 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) è la strada da perseguire per fare in modo che l’obbiettivo dell’inclusione lavorativa, che potrebbe portare vantaggi non solo alle persone con disabilità, ma alla società nel suo complesso, possa essere effettivamente conseguito.
Nel corso dei lavori la delegazione sammarinese ha avuto modo di condividere le proprie esperienze e di incontrare i vertici delle Associazioni citate in premessa, nell’ottica di future collaborazioni.