Cari concittadini, dopo una defenestrazione senza finestra ma con cambio di serratura, e dopo esposti a voi non esposti ma presentati in "commissione affari di catia" , è stata inaugurata una nuova modalità per rimuovere le persone fastidiose: è sufficiente che vi muniate di carta e penna, scriviate una lettera in cui riportate qualche fesseria, purché infamante, e la spediate a giornali o partiti. Unica raccomandazione è che non firmiate. La lettera infatti deve essere rigorosamente anonima. Dopo di che, uno dei destinatari la deve portare in tribunale, ipotizzando uno dei reati assegnati al giudice Morsiani (non ad altri, mi raccomando), ed il gioco è fatto. La vostra vendetta sarà compiuta. Partirà un bell’avviso di garanzia e per il malcapitato inizierà il calvario del tribunale. Non importa che quanto scritto sia solo verosimile o addirittura una finzione. Il fine giustifica i mezzi (e pure la violazione del segreto istruttorio: sarete sui giornali prima ancora che sui decreti). Avete anche un'alternativa: se preferite, la lettera anonima potete inviarvela da soli, direttamente a casa vostra: in essa dovrete descrivervi come vittime di persone "brutte e cattive". Poi dovrete dichiarare che l’avete trovata nella buca delle lettere a Roma e consegnarla a qualche commissione istituzionale. Di lì a Morsiani il passo è breve ed il risultato sempre garantito. State certi che la lettera verrà messa in cima alla pila dei 545 fascicoli prescritti e di chissà quanti altri destinati a fare quella fine, tra un po' di carta e un po' di muffa, e avrà priorità assoluta. Non è una burla, è San Marino. E di fronte a questi comportamenti noi di IS vorremmo esprimere tutta la nostra indignazione. Indignazione che può solo peggiorare - di pari passo con il declino di San Marino. Abbiamo appreso dai giornali che il prossimo Consiglio si riunirà in seduta segreta per discutere sulle vicende legate al settore giustizia. Come se già non bastasse che la Signora Tomasetti si fosse rivolta ai servizi segreti, ora anche i consiglieri sono diventati agenti 007 in missione segreta: peccato che lo facciano all'interno di una istituzione PUBBLICA e peccato che ad essere annientato sarà solo il futuro del nostro Paese. Non è proprio come nei film di James Bond. Ma più come "Sotto l'unghia dei tiranni". E noi di IS, lì sotto non ci stiamo. Vogliamo e pretendiamo che il dibattito sulla giustizia sia pubblico: tutti devono poterlo ascoltare. Vogliamo sapere cosa viene detto negli interventi dei consiglieri e vogliamo conoscere i loro piani. Vogliamo sapere se gli avvocati in conflitto di interessi avranno la decenza di tacere o se vorranno consumare un altro oltraggio ai valori democratici che ci hanno distinto per secoli. Vogliamo sapere se tutti i consiglieri sono d'accordo con le scelte prese, se sono orgogliosi di come vada la giustizia del nostro paese. VOGLIAMO SAPERE. Basta confabulare. Basta stratagemmi. Fate i politici. Vogliamo onestà e trasparenza. Abbiamo il diritto di sapere. Stiamo affrontando una dittatura, privi di adeguati strumenti di tutela istituzionale, ma il nostro paese nasce come democrazia e pretendiamo che ritorni e rimanga tale. Noi giovani di IS ci appelliamo alle coscienze dei bravi consiglieri, riportando una citazione di Gandhi, confidando che sia tenuta a mente: “IN MATERIA DI COSCIENZA LA LEGGE DELLA MAGGIORANZA NON HA VALORE”.
Comunicato stampa
Indipendenza sammarinese