Indirizzo di commiato degli ecc.mi Capitani Reggenti Mirco Tomassoni e Luca Santolini
Signora e Signori Segretari di Stato,
al termine di questa sessione consiliare, l’ultima del nostro semestre reggenziale, unitamente al più sentito ringraziamento per la collaborazione prestata, desideriamo rivolgere a voi tutti un nostro breve indirizzo di saluto.
Abbiamo cercato di espletare il nostro mandato con lo spirito di servizio che è certamente indispensabile alla Suprema Magistratura dello Stato per adempiere al proprio ruolo di garante super partes dell’attività istituzionale, adoperandoci affinché il confronto all’interno di questa Aula fosse sempre improntato a senso dell’equilibrio e al rispetto di quelle regole che sono a fondamento delle nostre Istituzioni e delle nostre tradizioni democratiche.
Un compito delicato e di certo non facile - soprattutto nei momenti in cui più acceso è stato il dibattito e forte la contrapposizione – che abbiamo espletato con la ferma convinzione che l’autorevolezza delle nostre Istituzioni poggi anche sull’impegno di ciascuno di noi ad adempiere al proprio mandato con il più alto senso dello Stato e con il profondo senso di responsabilità che il momento estremamente critico che stiamo vivendo esige.
In questo contesto, infatti, è doveroso che in tutti noi, che siamo stati chiamati non solo a rappresentare ma anche a dare effettiva risposta alle esigenze e alle legittime aspettative della nostra cittadinanza, ci sia una piena consapevolezza delle complesse e impegnative sfide da affrontare ponendo sempre il bene della collettività al di sopra di ogni altra considerazione.
Alla classe dirigente e alla classe politica tutta, desideriamo oggi rinnovare l’appello affinché, superando ogni particolarismo per sentirsi responsabilmente parte di una comunità e non solo di una sua singola parte, facciano ogni sforzo possibile per mettere in campo azioni politiche e interventi normativi che contribuiscano a risolvere, non certo a posticipare la risoluzione di problemi non più procrastinabili.
È su questo principio, sulla capacità di superare la polemica e lo scontro verbale fini a sé stessi, per concorrere attraverso un confronto critico e costruttivo a trovare le soluzioni migliori - quelle stesse che testimoniano premura e interesse per il futuro e per il destino delle nuove generazioni che in esso si troveranno a vivere - che oggi si gioca anche la credibilità della politica.
Di fronte a fenomeni di disaffezione nei confronti delle Istituzioni e della politica, occorre riaffermare il grande valore della nostra democrazia e, pertanto, anche della politica, della partecipazione e dell’impegno dei nostri cittadini chiamati, in uno dei passaggi più delicati e complessi della nostra storia, a recuperare, al di là di ogni divisione e differente sensibilità, senso di appartenenza ad una stessa comunità e ad uno stesso destino.
Come in una foresta – per riprendere una felice metafora – gli alberi sono uniti, ad un livello profondo dalle radici che si tengono strette le une alle altre e a quello più elevato dai rami che si intrecciano, così i membri di una comunità devono sentirsi uniti dalla condivisione di uno stesso patrimonio storico e ideale e dalla prospettiva di un futuro da costruire insieme.
Una cittadinanza vigile, attiva e consapevole, che non limita la propria partecipazione al pur importante momento della consultazione elettorale, rappresenta un indispensabile argine a fenomeni di malapolitica, ma anche a quell’autoreferenzialità che può portare a smarrire il senso più autentico della politica, il suo legame con i bisogni e i problemi cui essa è chiamata a dare risposte.
Il semestre che sta per concludersi ci ha dato l’opportunità di poterci adoperare per promuovere nella nostra cittadinanza la piena consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri nei confronti della res pubblica, tra i quali – riteniamo – debba rientrare anche il dovere di informarsi, di approfondire la conoscenza della nostra storia, delle nostre Istituzioni, della nostra realtà sì da poter recare un contributo di qualità anche a quel dibattito pubblico sulle questioni di primaria importanza che è segno di grande vivacità della società civile e linfa vitale per il nostro stesso agire politico.
La più grande attenzione va oggi rivolta ai giovani, per stimolare in loro il desiderio di impegnarsi attivamente nelle associazioni di volontariato e nello sport oltre che nella attività politica. E, per quanto riguarda quest’ultima, spetta anche a noi, con il nostro esempio, con il nostro quotidiano operare nei nostri diversi ruoli contribuire a ridare valore al concetto di Politica, con la P maiuscola, a trasmettere orgoglio, passione e la convinzione che essa rappresenti l’unica possibilità di coltivare e tutelare la nostra casa comune.
Le iniziative legate alla Giornata Nazionale per l’Educazione alla Cittadinanza intendono rappresentare un contributo in tal senso, e l’occasione per sollecitare i giovani ad impegnarsi, in particolare su quei temi che riguardano il loro futuro e che, senza il loro intervento, rischiano di restare fuori dall’agenda di una classe politica troppo spesso concentrata sull’immediato presente. Con questo
spirito, abbiamo rivolto il nostro plauso per lo spirito civico, la sensibilità e l’impegno mostrati dai nostri ragazzi in difesa del futuro di tutti noi con la manifestazione dello scorso 15 marzo, per sollecitare un’azione più risoluta nell’affrontare, in un panorama geopolitico sempre più frammentato, una sfida globale che rischia di mettere in forse la stessa sopravvivenza della specie umana.
Di certo, il surriscaldamento globale previsto nei prossimi anni avrà effetti devastanti in vaste aree del globo, portando miliardi di persone a cercare altrove aree più ospitali in cui sopravvivere, e incrementando ulteriormente, pertanto, quei flussi migratori che già oggi la comunità internazionale ha difficoltà a gestire.
La stessa crisi idrica, che colpisce ormai periodicamente anche il territorio della Repubblica, sarà terribilmente aggravata. Anche questo fatto dimostra – nel caso ve ne fosse bisogno – che San Marino non può chiamarsi fuori da questa sfida globale, anzi, ha la responsabilità, data dalle sue esigue dimensioni di rappresentare un modello e un esempio per politiche virtuose e lungimiranti.
Accanto all’esigenza di incentivare un modello di sviluppo sostenibile, che sappia assicurare una crescita compatibile con il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente, desideriamo richiamare la vostra attenzione anche sulle fasce più deboli e vulnerabili della nostra popolazione, quelle stesse che più pesantemente hanno subìto e stanno ancora subendo le conseguenze di questa lunga crisi.
Nel momento in cui il Paese è chiamato ad un’azione di contenimento e di razionalizzazione delle sue limitate risorse, riteniamo rappresenti un dovere morale compiere ogni sforzo per non far mancare quella particolare tutela che è indispensabile a garantire il rispetto della loro dignità e dei loro fondamentali diritti. L’auspicio è che, anche nelle attuali condizioni di difficoltà, di fronte alle emergenze sociali e umanitarie dei nostri tempi, possano trovare conferma quella solidarietà, quella capacità di prestare responsabilmente ascolto e sostegno ai più sfortunati che sono sempre state prerogative del nostro Stato e della nostra popolazione.
Nel congedarci, desideriamo esprimere le nostre congratulazioni ai Capitani Reggenti eletti – Nicola Selva e Michele Muratori – e formulare loro il nostro fervido augurio per l’impegnativo lavoro che li attende nel prossimo semestre.
Ringraziamo infine tutto il personale e i funzionari che ci hanno assistito durante questi sei mesi, dimostrando spirito di servizio e dedizione nei confronti dell’Istituto Reggenziale e delle nostre persone. Certi che il loro impegno e la loro professionalità siano indispensabili per permettere di adempiere al meglio il mandato reggenziale e per supportare il funzionamento delle Istituzioni tutte, riteniamo doveroso che da parte di tutti possa ci sia il più convinto sostegno all’opera da loro svolta.
Nel rinnovare a tutti voi la nostra gratitudine per la vostra collaborazione nel corso dell’attività istituzionale che abbiamo presieduto, formuliamo l’augurio di un buon lavoro unitamente all’auspicio che esso possa portare ai risultati migliori per la nostra amata Repubblica.
I Capitani Reggenti
Mirco Tomassoni e Luca Santolini