Insegnanti: misure preventive per garantire la didattica in presenza
Siamo un gruppo di insegnanti della Scuola Elementare sammarinese. La situazione attuale ci porta a spendere alcune parole sul mondo della scuola. Tutti, dagli insegnanti, ai genitori, alla classe politica, ai cittadini, abbiamo estremamente a cuore l'importanza di mantenere aperto il servizio educativo scolastico in presenza, soprattutto in questo frangente storico nel quale i bambini e i ragazzi ne sono stati privati per diversi mesi. Per poterlo fare, è fondamentale porgere la massima attenzione verso la prevenzione dei contagi, facendo tutto il possibile per prevenirli, continuando allo stesso tempo a garantire agli alunni il contatto emotivo e relazionale, oltre che il supporto didattico ed educativo di cui hanno bisogno. Sappiamo che sono in fase di stesura nuove Linee Guida riguardanti la scuola. In questo momento, nella Scuola Elementare stiamo ancora facendo riferimento alla Delibera del 17 agosto riguardante i DPI e la prevenzione e a quella del 21 settembre riguardo al protocollo da seguire in caso di sintomi legati al Covid. Tali disposizioni sono state scritte quando la situazione dei contagi era decisamente diversa da quella attuale, nella quale, da un giorno all’altro, tocchiamo anche quote +38 e iniziamo a vedere nuove persone ricoverate ed in terapia intensiva. Mantenere aperta la scuola in presenza è fondamentale, ma ci chiediamo come sia possibile impegnarsi a garantirla con disposizioni così limitate e che mostrano anche delle discrepanze. Nel Decreto del 29 ottobre si legge che la mascherina va indossata anche dai bambini sopra i 6 anni sia all’aperto che al chiuso ove non sia possibile mantenere il distanziamento continuativo di 1 metro, mentre nelle Linee guida scolastiche si legge che tale indicazione riguarda solamente l'utilizzo del pullman oppure contatti ravvicinati superiori ai 15 minuti. Altro elemento critico riguarda l'areazione delle aule e degli spazi chiusi che non può essere effettuato con efficacia. In molte scuole elementari, che si strutturano su più piani, le finestre dispongono di blocchi meccanici che impediscono un'ampia apertura, in modo da evitare situazioni di rischio per i bambini che potrebbero sporgersi e cadere. Di conseguenza, le finestre possono aprirsi soltanto di pochi centimetri, senza garantire un buon ricircolo dell'aria e comportando così una possibile esposizione dato il permanere in aula per quasi 8 ore SENZA MASCHERINA nel corso della giornata. Nella grande maggioranza delle classi stanno emergendo 1/2 casi di quarantene che vedono coinvolti familiari stretti o gli stessi alunni positivi al Covid. Questo trend preoccupa anche per la possibilità di garantire il servizio scolastico stesso: si sono già riscontrati episodi di più insegnanti positivi anche all'interno di un singolo plesso. Preoccupa molto anche la possibilità lasciata ai genitori di scegliere se sottoporre il figlio a tampone oppure no ad inizio quarantena, lasciando in questo modo aperta la possibilità di proseguire il contagio all'interno del gruppo classe o del plesso. Vogliamo anche sottolineare che gli insegnanti non sono sottoposti a tampone nemmeno nel caso di alunni positivi all’interno della loro stessa classe. In questo momento riteniamo necessario e urgente che le Segreterie, in accordo con le Direzioni competenti, stabiliscano in maniera precisa e puntuale nuove e più stringenti misure preventive in modo tale da definire con certezza quali siano i doveri di ciascuno nel ridurre il rischio di contagio all'interno della scuola, misure che non possono basarsi sulla libera iniziativa del singolo docente o familiare come per esempio riguardo ai momenti nei quali indossare o meno la mascherina e al loro “buon senso”. Capiamo la difficoltà di fare indossare ai bambini la mascherina continuativamente per l’intera giornata scolastica, ma almeno nei momenti più critici (ricreazione al chiuso, spostamenti di gruppo per l’entrata o uscita da scuola…) riteniamo vada inserita nelle Linee guida. Attualmente, gli insegnanti e gli alunni sono categorie particolarmente esposte al rischio sia per la diffusa asintomaticità presente nei bambini, sia perché nonostante la stretta aderenza alle linee guida vigenti, stanno emergendo diversi contagi all'interno dei plessi scolastici e del personale ove gli alunni vengono testati (in certi casi ciò non avviene). E' necessario porre la massima attenzione nell'arginare i contagi scolastici e porre particolare cura nella tempestività dei controlli già dal primo riscontro di rischio di positività, sia nei bambini che nel personale docente e non docente, per evitare effetti a catena che mettano in crisi l'intero settore. Non dimentichiamo poi che, in caso di positività in una classe, gli altri insegnanti vi effettuano le sostituzioni, fungendo da possibile veicolo per la diffusione del virus da un gruppo classe all'altro. Abbiamo scelto di esternare la nostra preoccupazione perché amiamo i nostri alunni e il nostro lavoro e vorremmo poterlo svolgere in maggiore sicurezza e serenità, in modo da garantire la possibilità di proseguire tale servizio educativo e sociale il più a lungo possibile in presenza. Ringraziamo gli organi competenti per la loro attivazione e ci auguriamo che le nuove Linee guida in fase di stesura possano arginare al più presto questa potenziale "cascata di contagi", soprattutto in un ordine scolastico come quello elementare che vede contemporaneamente la presenza sia di ragazzi che di bambini piccoli con i quali la distanza non può essere mantenuta perché bisognosi di supporto ravvicinato e di contatto.
Cs "Un gruppo di insegnanti della Scuola Elementare".