Intensa l'attività della Croce Rossa per contrastare la pandemia
Anche nel mese di aprile è proseguita, quotidianamente ed in maniera intensa, l'attività della Croce Rossa Sammarinese che, ricordiamo, si è attivata per le Istituzioni sammarinesi a titolo gratuito, provvedendo con le proprie risorse a tutte le missioni che sono state richieste per affrontare l'epidemia del Coronavirus, in collaborazione con l'I.S.S., il Pronto Soccorso e la Protezione Civile. E' la prima volta che la CRS effettua una operazione umanitaria così importante per la nostra comunità che, fortunatamente, fino ad ora non ne aveva avuto bisogno. Le operazioni sono sempre molto impegnative e non scevre di rischi per i volontari che si trovano a trasportare anche malati contagiosi ed a muoversi in ambienti contaminati. Innanzi tutto è necessaria una rettifica sul precedente comunicato. Erroneamente era stato scritto che dal Giappone era giunto alla Malpensa un farmaco ritirato da un volontario, l'Avigan ma, per un errore di comunicazione, del quale ci scusiamo, si trattava invece del Tocilizumab, un anticorpo monoclonale che sembra essere attivo nel trattamento del Covid 19, con risultati inoltre superiori a quelli dell'Avigan stesso. In aprile i volontari hanno provveduto a 552 consegne di farmaci a persone positive al Covid in quarantena domiciliare, ad indigenti e a casi simili. Le dimissioni protette dal reparto infettivi di Cailungo, di pazienti ancora positivi al virus, sono state 51 e 5 sono stati i pazienti residenti in territorio con sintomatologia Covid fortemente sospetta che sono stati prelevati in Italia e ricoverati all'Ospedale di Stato. Per altri è stato necessario anche andare a prelevare loro farmaci all'ospedale di S.Arcangelo ed al reparto malattie infettivi di Rimini per un caso di AIDS. Tre sono stati i casi di ricongiungimenti familiari effettuati e si trattava sempre di bambini: nel primo si trattava di due bambini che, dai nonni residenti a Rimini, sono stati riaccompagnati dai genitori dimessi dall'Ospedale di Stato e poi di due fratellini e di un terzo bambino che, ospiti anch'essi dai nonni, sono stati riaccompagnati dai genitori che erano in precedenza positivi. Per alcune situazioni di disagio, verificate dai volontari, abbiamo fornito a due badanti straniere dimesse, materassi e lenzuola e, ad un sammarinese, un letto. In altri casi a pazienti in quarantena, ai quali era inibito il contatto fisico con terze persone, sono state anticipate, per i farmaci a pagamento, le somme necessarie al loro acquisto con l'impegno della restituzione al termine dell'epidemia. Infine, per il Pronto Soccorso, 24 sono state le dimissioni di pazienti non Covid e 14 i trasporti fuori territorio in altri ospedali per accertamenti, esami e consulenze. Ovviamente il lavoro non termina con queste missioni. Intensa è infatti l'attività di ripristino dei mezzi, della loro pulizia e della sanificazione che impegna i volontari per molto tempo. La sicurezza degli equipaggi e dei pazienti è sempre l'obiettivo principale perché una distrazione può esporre a rischi severi. Il Direttivo della CRS infine ringrazia tutti i volontari che, con abnegazione, dedizione ed altruismo si sono attivati per affrontare questa epidemia che ha colpito profondamente la nostra comunità ed invita la cittadinanza ad iscriversi al sodalizio per partecipare alle sue attività, portare contributi ed idee. Anche il versamento del 3 per mille è utile. L'8 maggio è stata la giornata internazionale della Croce Rossa e festeggiarla in questa maniera, con attività umanitarie, è certamante l'azione migliore.
c.s. Croce Rossa San Marino