Interrogazione presentata dai consiglieri di Repubblica Futura in merito alle politiche scolastiche

Interrogazione presentata dai consiglieri di Repubblica Futura in merito alle politiche scolastiche.

In risposta ad un recente articolo uscito sulla stampa, nel quale si sottolineava la totale latitanza della Segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione sul proprio settore di competenza, la Segreteria stessa si è affrettata a convocare una riunione alla presenza degli operatori del settore e della stampa per illustrare ai cittadini le azioni messe in campo in questi due anni. Innumerevoli sarebbero stati i successi nel campo della scuola elementare, dei centri estivi... purtroppo però nulla è emerso realmente circa le mirabolanti imprese che la Segreteria all’Istruzione avrebbe concretizzato in questi due anni, se non un pasticciato e disorganico trasferimento di una classe dal plesso di Città a quello di Murata. Quello che è stato fatto è sicuramente incrementare il book fotografico ed i collegamenti televisivi da Dubai, ove probabilmente, stante le folte delegazioni della Segreteria Istruzione, si saranno tenuti tavoli di confronto tecnici sui sistemi scolastici. Ma il cittadino non ha ancora capito, forse perché ancora nessuno ne ha parlato, se sia stata fatta un'analisi costi ricavi del settore scolastico e, se è stata fatta, quali risultati abbia eventualmente evidenziato. Giungono infatti notizie secondo le quali, in questa legislatura, non ci sia un controllo contabile sulla spesa scolastica, un monitoraggio dei costi quotidiani, ma vi siano numeri da approfondire, nella Scuola Elementare, ove sarebbe assente un controllo centralizzato delle spese che sono effettuate giornalmente dai plessi, spesso senza controllo e programmazione. Temendo che nulla sia stato fatto dal punto di vista dell'analisi economica, pur considerando la scuola un servizio fondamentale e prioritario, per il quale qualità ed efficienza del servizio debbano essere il primo obiettivo da perseguire, Repubblica Futura, per poter elaborare le necessarie ed improcrastinabili politiche scolastiche e portare all'attenzione dei cittadini una doverosa analisi del settore scolastico nel suo complesso, interroga il governo per conoscere:
• in quali programmi si articola la mission “istruzione scolastica” e quali siano i rispettivi costi programmati sulla base di un'analisi economica di tipo budgetario;
• a quanto ammonti la percentuale di investimenti del settore “ricerca ed innovazione”, quali siano le risorse economiche fino ad oggi impiegate e quelle previste per i prossimi due anni, nonché i risultati ottenuti dal punto di vista economico, di risparmio di spesa ed i piani finanziari di sviluppo in questa legislatura;
• il trend economico della gestione del personale dall'avvio della legislatura, con dettagli delle voci di costo del personale docente e non docente, il piano assunzioni, i pensionamenti, gli inquadramenti, il ricorso alle pubbliche graduatorie;
• i corsi di formazione e professionalizzazione del personale docente e non docente, la programmazione e gli esiti di eventuali concorsi ed il piano delle assunzioni in riferimento alla riorganizzazione alle politiche di razionalizzazione del settore;
• il trend economico dei costi di gestione del settore scolastico in relazione ai centri di costo di beni e di servizi comprese le attrezzature e l’illustrazione del piano di efficientamento delle risorse;
• per il centro di costo della refezione scolastica: l’analisi dei trend di spesa, l’analisi delle prospettive future anche in riferimento alla recente delibera del Congresso di Stato numero 23 del 7 febbraio 2022 che costituisce la commissione per la redazione del capitolato del servizio di refezione scolastica, stante che la spesa che verrà impiegata impegnerà il bilancio dello Stato per il prossimo triennio;
• l'individuazione di eventuali possibili nicchie di spreco, i centri di costo in perdita e progetti elaborati per la riduzione delle perdite;
• chiediamo che vengano dettagliatamente elencate le voci di ammortamento e di investimento;
• chiediamo infine il costo medio pro capite per ogni singolo scolaro di ogni ordine e grado, nei due anni di questa legislatura.

RF

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