Su: l'intervento alla Festa d'Estate del Coordinatore Vanessa D'ambrosio
questo è il mio primo intervento da Coordinatore di Sinistra Unita ed è il primo dopo il nostro primo Congresso. L’emozione è tanta perché è grande il percorso che abbiamo fatto e stiamo facendo insieme.
Sono onorata di essere circondata da tutti voi, persone forti, generose, che hanno sempre lottato per i valori e gli ideali, che non si sono fatte schiacciare dalle logiche che hanno portato il nostro Paese nella situazione in cui si trova da ormai troppi anni; persone – voi - che mi state insegnando tanto, con cui non serve sprecare parole, basta uno sguardo per capirsi e per arricchirsi di emozioni. L’energia che ognuno di noi trasmette è la nostra forza e si declina nella voglia di stare insieme, di continuare a lavorare sodo per cambiare questo Paese e per farlo ripartire, più forte e più sano.
Prima di continuare, vorrei ringraziare tutti i volontari che hanno dedicato impegno, tempo ed energie per questa festa e che non si sono fatti intimorire dal tempo poco clemente. Grazie veramente ad ognuno di voi! Perché sono in momenti come questo che è possibile parlarsi e confrontarsi in modo più informale e diretto e capire ancora meglio il “dove siamo e a che punto siamo” e “cosa dobbiamo fare”.
La strada che ci aspetta è in salita, quindi prepariamoci a trovare il passo giusto per affrontarla con tutta la determinazione necessaria e la voglia di farcela: perché ci riusciremo, io ne sono convinta, voi ne siete convinti.
Riusciremo a creare un’alternativa forte che sappia dare risposte concrete al Paese e a tutte le persone che sono esasperate da una realtà che non fa che peggiorare.
Noi, Sinistra Unita, abbiamo il compito primario di dare risposte, non di lamentarci o cavalcare il malcontento solo per avere un voto in più.
Abbiamo il dovere di essere all’altezza della nostra storia, quella che nasce dal Partito Comunista, con le grandi riforme che hanno portato San Marino ad essere un modello da imitare – e mi riferisco alla nascita dell’Istituto per la Sicurezza Sociale che quest’anno celebra i suoi primi 60 anni, alla riforma previdenziale degli anni ’80- alla visione di una San Marino europea ed internazionale. Dobbiamo essere all’altezza delle battaglie degli anni ’90 e 2000 quando lottare per la trasparenza, per la legalità, contro il voto di scambio, contro il marciume che stava avendo il suo periodo di massima espansione, era da alieni! Venivamo messi all’angolo, sviliti, oscurati e presi in giro. Ma avevamo ragione noi!
È necessario ricordare che se adesso abbiamo una Magistratura che riesce a lavorare in autonomia e che i vari “Conto Mazzini” sono emersi con la conseguente esplosione della questione morale, lo dobbiamo ad una prima legge, la numero 93 del 2008, nota come “giusto processo”, che ci è costata anche una crisi di governo, ma che ha seminato i principi fondamentali, come il criterio di trasparenza, la fissazione delle fasi di segretezza dell’indagine e la riduzione dei temi massimi di un’indagine preliminare e la pubblicità delle sentenze.
Quella legge l’abbiamo fatta noi! NOI, con l’allora Segretario di Stato alla Giustizia Ivan Foschi, nonostante i mal di pancia all’interno della stessa maggioranza di cui facevamo parte!
Io ringrazio veramente chi ha fatto e continua a fare queste battaglie, perché ha avuto il coraggio! Hanno avuto coraggio perché in quegli anni non avevi la Cittadinanza che ti sosteneva, tutto era avvolto dal grigiume dell’omertà.
Grazie! Grazie veramente per quello che avete fatto, che fate e che ci trasmettete, perché quelle lotte sono ancora oggi di stretta attualità e perché ognuno di noi ha il dovere di affrontarle di petto, con la consapevolezza di ciò che è stato.
Non possiamo tollerare chi preferisce fare del passato un blocco unico da buttare, perché non è così! I distinguo vanno fatti perché c’erano persone che non si sono fatte comprare, non sono scese a compromessi, che si sono messe in gioco quando tutto remava loro contro!
Noi abbiamo tenuto duro, facendoci sentire in anni in cui era veramente difficile andare controcorrente e se tre anni fa siamo stati l’unico Partito - tra quelli non nuovi - ad aumentare i consensi è stato perché abbiamo sempre mantenuto la testa alta e le mani pulite non essendo coinvolti, nemmeno marginalmente, con la vecchia politica e con i suoi intrallazzi. Certo in politica si può sbagliare, si può non riuscire ad ottenere tutti i propri obiettivi dato che bisogna sempre misurarsi con altri, ma quello che fa la differenza è il riuscire ad accettare le mediazioni, ma non i compromessi.
Crediamo che la “parte buona” della politica ci sia sempre stata e c’è tutt’ora, e il mio è un invito rivolto proprio a quelle persone che non si sono sporcate, di venire fuori, di farsi sentire, di riscattarsi: noi ci siamo e siamo pronti a continuare insieme un percorso iniziato quando sembravamo tutti dei novelli Don Chisciotte che lottavano contro i mulini a vento, per un Paese migliore, fatto di certezza delle regole, di programmazione, di legalità e di trasparenza. Sinistra Unita c’è, l’abbiamo detto chiaramente durante il Congresso e lo ripetiamo ora. Creiamo l’alternativa seria e credibile per San Marino, i presupposti ci sono e la volontà anche.
Lo dobbiamo al Paese e a chi ancora non è nato, dobbiamo farcela perché non possiamo lasciare spazio a chi pensa che San Marino sia di sua proprietà o a chi preferisce il “tanto peggio, tanto meglio”.
Ci dobbiamo riuscire e ci riusciremo, perché credo che la politica sia questo: un servizio al Paese portato avanti con umiltà, impegno e passione.
Non dobbiamo cedere alla rassegnazione! Non possiamo permettercelo, per chi verrà, per le future generazioni, dobbiamo lottare e credere nel futuro del nostro Paese! Iniziamo a programmare, iniziamo a darci degli obiettivi che rispondano alle esigenze del momento e a quelle di lungo corso; disegniamo il Paese a cui aspiriamo e lavoriamo, giorno dopo giorno, per farlo diventare realtà!
Questo non è un discorso utopico, ma la scaletta dei lavori: perché se non si ha un’ideale che fa da guida, gli obiettivi non si raggiungono. Dobbiamo essere pragmatici e onesti, anche di fronte a riforme necessarie per il Paese – e penso alla PA come alla previdenza – perché dobbiamo fare i conti con la situazione attuale, non quella di 5-6 anni fa. Abbiamo la necessità di programmare per tutelare le istituzioni, i diritti e il territorio.
Noi di Sinistra Unita crediamo nel rinnovamento del metodo, della mentalità, nell’avere il coraggio di mettere in campo nuove idee, di puntare sui giovani, sulla qualità e di non temere il confronto con le realtà più avanzate che possono insegnarci qualcosa. Non siamo per il “nuovismo”ad oltranza , perché di nuovo non porta niente.
Vado alle conclusioni con un appello rivolto a tutti voi, Compagne e Compagni, e a tutte quelle persone che decideranno di stare al nostro fianco in questo nuovo percorso e in queste nuove battaglie: oggi più che mai c’è bisogno di ricostruire una nuova Repubblica, ripensandola sin dalle fondamenta che devono essere irrobustite con massicce iniezioni di legalità. San Marino non deve essere più una zona grigia nel contesto internazionale, ma deve diventare un luogo di opportunità per chi vorrà scegliere un ambiente sicuro, un luogo con una fiscalità vantaggiosa, una Pubblica Amministrazione efficiente ed un sistema di controlli che premiano gli onesti e puniscono l’illegalità, un luogo in cui si realizza una sostenibilità non solo di sistema, ma anche dell’ambiente e del territorio, in cui la cultura e l’istruzione saranno centrali nel contesto dello sviluppo economico del Paese. Per fare questo occorre il contributo di tutte le persone e le forze sane del Paese, siamo consapevoli che ce ne sono in ogni gruppo politico, ma queste devono aver il coraggio di rompere radicalmente con i personaggi del passato e con le loro vecchie logiche della discrezionalità, del clientelismo, dell’invadenza nella politica e anche nella vita economica e amministrativa.
Abbiamo bisogno di tutti voi, ognuno di voi è prezioso, per riuscire in questa impresa che sono certa andrà a buon fine.
Non servono ideologie, non servono slogan buoni per ogni stagione. Serve la volontà di costruire e ricostruire un Paese, la determinazione a cercare mediazioni al rialzo e non cedere alle lusinghe dei vari signorotti nostrani e non solo. Bisogna fare promesse che poi si possano realizzare, perché la politica del sensazionalismo non deve avere margini. Servono proposte concrete, serve un grande sforzo per rilanciare il Paese e ricreare quel clima di fiducia che si è perso.
Serve coraggio, serve coerenza, serve onestà. Noi ci siamo!
Vanessa D’Ambrosio
Coordinatore Sinistra Unita