San Marino aderisce anche quest’anno alla giornata mondiale contro il fumo, il “No Tobacco Day” promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e che si celebra ogni 31 maggio. Lo slogan scelto per l’edizione 2021 è "Impegnati a smettere – Commit to quit” ed è in pratica una vera e propria sfida che l’OMS lancia ai fumatori di tutto il mondo affinché almeno 100 milioni aderiscano all’iniziativa nel corso del 2021.
Un aiuto per vincere la sfida potrebbe arrivare proprio dalla pandemia da Covid-19, che ha portato milioni di fumatori a tentare di smettere di fumare. In particolare si stima che in tutto il mondo circa 780 milioni di fumatori vorrebbero smettere, ma solo il 30% di loro ha accesso agli strumenti che possono aiutarli a farlo. Dati alla mano, il fumo uccide 8 milioni di persone all’anno, se questi numeri da soli non bastassero, la pandemia da Covid-19 fornisce un ulteriore incentivo per liberarsi da questa pessima abitudine. I tabagisti infatti non solo sono a maggior rischio di sviluppare patologie gravi come le malattie cardiovascolari e respiratorie, il cancro e il diabete, ma sono più vulnerabili al Covid-19. E corrono un rischio maggiore del 50% di sviluppare malattie gravi o di morire per COVID-19 rispetto ai non fumatori.
Proprio per riuscire a smettere di fumare, sempre l’OMS, ha stilato una lista di oltre 100 buoni motivi per farlo, che abbracciano non solo l’aspetto della salute, ma anche la vita sociale, di relazione e l’ambito economico, i problemi di fertilità, in ambito neonatale e perfino ambientali.
Questa mattina in conferenza stampa è stato fatto il punto sulla situazione a San Marino alla presenza del del Direttore Generale dell’ISS Alessandra Bruschi, del Direttore Sanitario Sergio Rabini, del Direttore dell’Oncologia, Raffaella Bracci e del Direttore della Geriatria Enrico Rossi. Sono intervenuti anche il dirigente dell’Authority sanitaria, Claudio Muccioli che ha presentato alcuni dati del Sondaggio periodico sul tabacco nei giovani, svolto a livello mondiale e a cui partecipa anche la Repubblica di San Marino e il funzionario della Segreteria di Stato per la Sanità, Christian Ferrari, che è intervenuto specificando che “lo Stato su questo tema non deve lavorare solo sulla repressione, ma soprattutto sulla prevenzione e la formazione. E’ necessario prevedere un maggiore supporto, un aiuto per coloro che vorrebbero smettere di fumare e non riescono da soli. Parallelamente è indispensabile capire le cause che spingono i più giovani ad approcciarsi al mondo del tabagismo, per cui ben venga il Sondaggio illustrato dall’Authority a cui sarà doveroso dar seguito con atti concreti”.
In base ai dati sammarinesi, i casi annuali di carcinoma del polmone nel periodo 2016-2020 sono tra i 15 e i 20 l’anno, i tumori testa collo sono circa 5 all’anno e numerose diagnosi sono fatte in una fase di malattia che richiede interventi complessi e non sempre risolutivi. Nel biennio 2019-2020 sono stati registrati 167 decessi per tumore, di questi quasi il 20% è riconducibile a tumori strettamente collegati all’abitudine tabagica, quali quelli del polmone e del distretto testa collo, ma in molti decessi per neoplasia sappiamo che il fumo ha rappresentato un’importante concausa.
“L’abitudine al fumo – spiega il Direttore dell’Oncologia ISS, dr.ssa Raffaella Bracci – è diffusa anche nelle donne e fa si che il tumore del polmone sia ormai uno dei tumori più diffusi nel sesso femminile e nel 2020 il numero di donne morte per carcinoma del polmone a San Marino è risultato sovrapponibile a quello delle donne morte per carcinoma mammario”.
“Abbandonare l’uso del tabacco ha importanti benefici sulla salute sia nell’immediato che nel lungo termine. Inoltre, la malattia Covid-19 lascia danni nei polmoni per almeno 6 mesi. E in ogni caso il 30% dei guariti avrà problemi respiratori cronici”, aggiunge il dr. Enrico Rossi, Direttore della Geriatria ISS che nella mattinata odierna ha partecipato al convegno in streaming promosso dall’Istituto Superiore di Sanità italiano. Nell’incontro on line sono stati diffusi i dati dello studio COSMO-IT (Covid 19 and SMOkin in Italy) promosso dall’Istituto Mario Negri di Milano sul ruolo del fumo e altri fattori di rischio evitabili sulla prognosi del Covid-19 a cui ha partecipato anche San Marino insieme ad altri ospedali italiani.
“Il rischio correlato al fumo - evidenzia Sergio Rabini, Direttore Sanitario ISS - è strettamente dipendente dall’età di inizio e alla durata di tale abitudine. Il fumo è responsabile del 50% di tutti i decessi evitabili nei fumatori e di questi la metà è di natura cardiovascolare. Di fatto chi fuma ha una aspettativa di vita di circa 10 anni inferiore rispetto a chi non fuma. A provocare danni non è solo il fumo diretto, ma anche il fumo passivo, si stima infatti, che aumenti il rischio di malattia cardiovascolare del 30%”.
“Oggi è una giornata importante – conclude Alessandra Bruschi, Direttore Generale ISS - perché le sfide future non riguardano solo il tema della cura, ma anche la prevenzione e la promozione della salute. Stiamo ponendo le basi per affrontare questi temi al meglio e non solo come professionisti che operano in ambito sanitario e socio sanitario, ma come cittadini di una comunità che offre grandi opportunità”.
#NoTobaccoDay
Comunicato stampa
Segreteria di Stato Sanità
ISS e Segreteria Sanità: San Marino aderisce alla Giornata Mondiale contro il fumo
"Impegnati a smettere” è la sfida che lancia quest’anno l’OMS ai fumatori di tutto il mondo
31 mag 2021
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