Istanze aborto: lettera aperta alle sammarinesi da parte delle istanti
In merito all'Odg Il legislatore accogliendolo non ha fatto nessun riconoscimento alla autodeterminazione della donna, il cui corpo deve restare- suo malgrado- a disposizione della funzione riproduttiva . L’aborto- per questo odg, ma non per le istanze d'arengo approvate- diventerà lecito solo se il proseguimento della gravidanza mette a rischio la vita della madre, a deciderlo saranno tre medici ed alla donna resta l’opzione martirio. Ci fa orrore il pensiero del collegio medico mentre la poveretta rischia la vita. Si ribadisce l’umiliante equiparazione tra donna e ovulo fecondato, senza considerare che nel processo di sviluppo embrionale la crescita non è solo quantitativa, ma qualitativa. Viene prospettata l’ingerenza delle associazioni pro- life nelle strutture sanitarie pubbliche. Positiva – unica nota positiva- è l’estensione degli assegni famigliari al periodo della gravidanza , ma è comunque ben misera risposta a situazioni di indigenza e disagio.
Non viene qui accolta nessuna raccomandazione europea volta a rendere l’aborto accessibile, legale e sicuro, raccomandazione che, unita all’incremento delle misure sociali a sostegno della maternità, ha provocato ovunque una significativa riduzione delle stesse interruzioni volontarie di gravidanza.