L’audizione del Rettore a Palazzo Pubblico: spazio all’aumento nelle iscrizioni, le partnership internazionali e i progetti per il futuro
Petrocelli, alla guida dell’Università di San Marino, è intervenuto ieri nella Commissione consiliare Affari Costituzionali
Raddoppiate in pochi anni le iscrizioni ai corsi di laurea magistrali dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Ad annunciarlo il Rettore Corrado Petrocelli, intervenuto ieri pomeriggio a Palazzo Pubblico durante un’audizione della Commissione consiliare Affari Costituzionali e Istituzionali nella quale ha inoltre informato l’aula su alcune partnership internazionali e sulle relazioni con i ministeri italiani, oltre a ribadire l’esigenza di uno studentato in grado di allineare l’Ateneo alle attese della comunità accademica internazionale. Proprio in questa settimana, secondo quanto illustrato, l’Università riceverà la visita dei rappresentanti dell’agenzia esterna di valutazione “Institutional Evaluation Program”, sul Titano per verificare la presenza degli standard richiesti all’Ateneo nel progressivo percorso che lo sta affermando nello scenario europeo e globale. Proprio sul fronte delle collaborazioni internazionali, Petrocelli ha rivelato che “l’Università del Colorado, negli Stati Uniti, ci ha recentemente chiesto di far venire qui alcuni studenti che trascorreranno da noi tre settimane. Non era mai successo prima - ha sottolineato - penso dimostri che la nostra realtà, fuori dai confini, è quotata”. L’Ateneo del Titano ha avuto anche modo di farsi notare nel panorama della penisola, con “il ministro dell’Università e della Ricerca italiano, Anna Maria Bernini, che si è fatta inviare la descrizione del nostro sportello di consulenza psicologica e soprattutto di assistenza agli studenti con difficoltà di apprendimento”, a rappresentare la qualità dei servizi offerti agli iscritti. Qualche passaggio inoltre sulla necessità di uno studentato, per soddisfare in primis le esigenze emerse nei rapporti con gli altri Atenei nella cornice dei regolari e frequenti scambi di docenti e studenti. “Abbiamo accordi con oltre 70 realtà accademiche da tutto il mondo, che come prima cosa ci chiedono se abbiamo una casa dello studente. Ci è capitato che un’istituzione cinese, dopo aver pensato di venire qui per i nostri corsi in Ingegneria, abbia poi scelto di rinunciare. In estate - ha aggiunto - organizziamo delle summer school che hanno una cinquantina di partecipanti: non è facile trovare posto per loro in assenza di uno studentato”. Pronta, in questo senso, la disponibilità espressa dal Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Teodoro Lonfernini: “Come governo stiamo valutando diverse proposte, giunte sia dall’esterno, quindi da potenziali investitori, che da soggetti sammarinesi che vorrebbero mettere a disposizione luoghi pronti e adatti”. Fra i temi affrontati dal Rettore, accompagnato in Commissione dalla direttrice generale Laura Gobbi, anche caratteristiche e tempistiche delle normative sammarinesi sull’Università, i concorsi per i docenti e l’inevitabile aumento negli impegni economici, soprattutto per sostenere la ricerca, e di personale legati al percorso europeo. Spazio infine ai ragionamenti sulla possibilità di creare a San Marino “un centro di eccellenza” in ambito socio sanitario per affrontare uno dei principali “problemi dei prossimi anni, cioè quello della popolazione anziana”. Le idee e i progetti, già sul tavolo, hanno registrato l’interesse “degli Atenei di Ferrara e di Modena - Reggio Emilia, oltre a un’azienda farmaceutica. La nostra Università - ha ricordato il Rettore - è già impegnata in studi sull’Alzheimer e le malattie neurodegenerative coordinati dal sammarinese Francesco Tamagnini in collaborazione, fra gli altri, con l’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino. Ha un master in Geriatria e due ricercatori di Ingegneria Gestionale che lavorano sui dati per capire come ottimizzare costi e altri aspetti”. Per realizzare un progetto del genere, ha concluso Petrocelli, serve un sistema che garantisca una base adeguata: “Il Paese deve avere nel bilancio una voce per ricerca e innovazione”, al momento assente.
c.s. Università degli Studi della Repubblica di San Marino
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