L'Ausl ringrazia i comuni per la collaborazione sul covid
La collaborazione e sinergia tra pubbliche amministrazioni è sempre un fatto positivo, ma in momenti difficili come quello attuale, relativamente all’infezione da Covid 19, diventa ancor più auspicabile e fondamentale. Ed è ciò che è avvenuto in provincia di Rimini, grazie al generoso e importante contributo che i Comuni di Rimini e Riccione hanno dato, durante questa seconda ondata di epidemia, e per il quale la Direzione Generale intende pubblicamente ringraziare i sindaci Andre Gnassi e Renata Tosi. La repentina e forte impennata di casi che si è verifica in provincia di Rimini ha, come noto, messo in difficoltà il Dipartimento di Sanità pubblica per l’opera di tracciamento dei casi, cioè per quell’importante operazione che porta alla tempestiva individuazione di persone che, avendo avuto contatti stretti con positivi, sono a loro volta a forte rischio di avere il covid 19, e quindi potenzialmente di infettare altri. Nonostante i forti potenziamenti di personale, effettuati su tutta l’Azienda ma in particolare su Rimini, rispetto a questa partita si erano purtroppo verificati ritardi dovuti, appunto, alla recrudescenza del virus. E’ stato dunque di estrema importanza l’attivazione, da parte del Comune di Rimini, di una chiamata ai propri dipendenti per andare letteralmente in soccorso all’Igiene pubblica di Rimini: personale del Comune, dopo una formazione, si sta infatti occupando di pratiche burocratiche amministrative legate, in particolare alle certificazioni di fine quarantena e di guarigione, liberando così tempo al personale Ausl per procedere più speditamente sul tracciamento. Parimenti il Comune di Riccione ha messo a disposizione e attrezzato l’area in cui è stato attivato il terzo drive through del Riminese (gestito dall’Esercito, che a sua volta si ringrazia), cosa che ha consentito di eseguire i tamponi nasofaringei più velocemente. Anche grazie a questi importanti contributi, nell’ultima settimana si è giunti all’importante risultato di refertare i tamponi nel giro di 24-48 ore, migliorando così il tracciamento e limitando li diffondersi del virus.
Ausl