L’IMS, senza sede da 10 anni, sottolinea la necessità di valorizzare e non contrapporre tutti i percorsi formativi
L’Istituto Musicale Sammarinese (IMS) ritiene utile intervenire nell’importante dibattito scaturito a seguito del progetto, proposto dalle competenti autorità, di una graduale unificazione in un unico plesso delle scuole elementari di Città presso la sede di Murata, con assegnazione della scuola “La Sorgente” quale sede dell’IMS stesso. Le scelte circa la gestione degli edifici scolastici per le scuole elementari e la relativa programmazione scolastica per gli anni futuri, sono ovviamente di competenza degli organismi tecnici preposti, della Segreteria di Stato per l’Istruzione e del Congresso di Stato e non è quindi intenzione dell’IMS esprimersi su un aspetto che non gli compete. Tuttavia, la notevole mobilitazione che ha visto il susseguirsi di molteplici interventi, nonché di importanti iniziative per richiedere una nuova valutazione in merito alla decisione presa, dimostra la massima attenzione della cittadinanza a ciò che riguarda la formazione delle future generazioni, sensibilità che è pienamente condivisa dall’IMS. L’IMS auspica, altresì, che tale attenzione e sensibilità vengano rivolte a tutti i percorsi formativi che incidono in modo profondo ed importante in ogni persona e che portano alla creazione di un solido valore sociale. In quest’ottica, l’IMS desidera sottolineare l’importanza dell’educazione musicale, riconosciuta universalmente come fondamentale contributo al processo educativo, capace di influire positivamente sulle competenze cognitive, motorie, affettive e sociali del bambino, accompagnandolo durante tutti i passaggi della vita sino all’età adulta. Come scrive la Direttrice dell’UNICEF “i bambini sono il futuro della società” ed è anche per questo che la missione dell’IMS è quella di fornire loro, collaborando con tutti gli ordini scolastici, gli strumenti per una crescita armoniosa, inclusiva e attiva all’interno della comunità. L’ulteriore auspicio è che non si cada nell’errore di creare una spiacevole contrapposizione tra varie realtà formative, come nel caso di specie, tra l’IMS e le Scuole Elementari. Difatti, da tempo l’IMS si adopera per l’istituzionalizzazione dei percorsi formativi che, da anni, vengono portati avanti con successo ed in collaborazione con ogni ordine scolastico, rispetto ai quali tutti i docenti hanno sempre operato con entusiasmo e passione dimostrando come tale contrapposizione non esista nei fatti. L’IMS è riconosciuto nell’ordinamento sammarinese quale scuola che rilascia titoli equiparati a quelli universitari e, grazie alla convenzione con il Conservatorio di Cesena, i suoi percorsi formativi vengono riconosciuti anche oltre confine. Dal 1975 il lavoro dell’IMS è un punto di riferimento per l’educazione e la pratica musicale dei bambini e dei giovani sammarinesi e attualmente i partecipanti alle attività organizzate dall’IMS sono circa 500; alcuni ex allievi negli anni hanno fatto della musica la loro professione, realizzando anche, in alcuni casi, percorsi artistici di grande livello che hanno tenuto alto il nome di San Marino in importanti contesti internazionali. Tuttavia, per poter perseguire le finalità sopra richiamate permane la necessità della risoluzione di alcune problematiche. E, prima fra tutte, vi è l’annosa questione della sede. Infatti, l’IMS ne è sprovvisto dal 2011, quando lo storico spazio di Borgo Maggiore, Palazzo Martelli, venne liberato per consentire i lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza oramai divenuti indifferibili. Si trattava di un intervento particolarmente ambizioso ed impegnativo, deciso dall’allora Governo a seguito di apposito concorso che prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di alcuni ampliamenti e un collegamento con il Teatro Concordia con l’intento di creare un nuovo “polo musicale”. Una serie di vicissitudini, tra cui problemi tecnici, burocratici e autorizzativi, il fallimento della ditta vincitrice dell’appalto, nonché l’alternanza di decisori politici con approcci differenti, hanno dapprima rallentato e poi bloccato definitivamente il progetto, arrivando infine persino a mettere in dubbio l’opportunità di intervenire su quell’edificio. Nel frattempo, anche lo stesso teatro Concordia essendo stato adibito a cinema è diventato così sostanzialmente inutilizzabile per gli eventi musicali e gli ampiamenti previsti in origine. Durante la scorsa legislatura, la volontà del governo fu allora quella di includere l’IMS nel nascituro progetto del nuovo polo scolastico, che purtroppo non è mai stato neppure avviato. Allo stato attuale, l’unica realtà è che l’IMS, da 10 anni, continua a non avere a disposizione una propria ed adeguata sede ove sviluppare pienamente le attività, correndo il rischio ogni anno di trovarsi privo di spazi per proseguire quelle in essere e totalmente impossibilitato ad attivarne di nuove. Con l’istituzione da parte del Congresso di Stato di un apposito gruppo di lavoro nel 2020, è stato possibile rappresentare in modo approfondito le varie questioni che da anni attanagliano l’IMS, quali l’inquadramento giuridico ed appunto la mancanza di spazi adeguati. Tali problematiche necessitano di una soluzione divenuta improcrastinabile per fare in modo che l’IMS possa continuare a dare il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi che, ne siamo certi, tutte le istituzioni e la cittadinanza condividono: la formazione delle future generazioni e più in generale della società del presente e del futuro.