L'intervento di Elego al congresso Dc
Ēlego in questi lungi mesi ha assistito in maniera attiva, sia alle dinamiche ed alle tante situazioni che hanno colpito la nostra Repubblica, che alle diverse difficoltà in campo economico, finanziario, giuridico e sociale, guardando con molta attenzione, seppure silenti, il comportamento e le azioni che l’attuale Governo ha portato avanti, sostenuto dalla sua maggioranza. Oggi prendiamo atto della situazione di crisi di un’entità politica e di una crisi che investe il Paese, sotto l’aspetto sociale (Covid19), quello del rapporto fra Istituzione ed in particolare quello legato all’economia in generale, che attualmente preoccupa fortemente tutti i cittadini sammarinesi e non solo. La presenza ed il messaggio di saluto di Ēlego, portato nella serata di apertura del Congresso della Democrazia Cristiana, ha dato l’opportunità al Movimento di mandare un messaggio da parte della compagna Giovanna Cecchetti, portavoce di Ēlego, di avviare una nuova fase di informazione verso il paese e di dare la propria disponibilità al confronto e al dialogo, anche se non presente fisicamente nella dovuta sede Istituzionale. Di seguito l’intervento di Giovanna Cecchetti al Congresso della D.C. “Ci sono momenti in cui il silenzio è oro, momenti in cui bisogna unire le forze e lasciare chi di dovere fare il proprio lavoro, mai come nei mesi passati, mesi nei quali la nostra Repubblica è stata colpita da un nemico invisibile, quale è il virus Covid-19; è stato necessario evitare qualsiasi strumentalizzazione fine a sé stessa, solo per cercare di coltivare il proprio orticello. Mai dal dopoguerra ad oggi ci fu momento più terribile, come quello che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, perché la pandemia non è finita e come si era previsto siamo davanti alla seconda ondata che sta affliggendo l’Europa. Ora, dopo mesi in cui abbiamo lasciato operare l’Esecutivo, in cui tutti, esperti e cittadinanza hanno potuto capire meglio il nemico contro il quale stiamo combattendo, è arrivato il momento delle risposte, delle politiche che il governo e la sua maggioranza vorranno mettere in atto per il futuro. E’ un momento non facile, anzi molto delicato e complesso per la nostra Repubblica, che da anni vive una situazione economica e finanziaria difficile ed un continuo mutamento del quadro politico, che non ha certamente contribuito alla risoluzione dei tanti problemi, nonostante i diversi cambiamenti Istituzionali. Fatta questa premessa, è trascorso oramai un anno dall’insediamento di questo Governo e credetemi nella popolazione erano alte le aspettative, viste anche le grandi enunciazione in campagna elettorale e dire che l’Esecutivo e la sua maggioranza, al momento e a detta della cittadinanza, hanno deluso è dire poco. Ma noi di Ēlego non vogliamo dare e non diamo nessun immediato ed avventato giudizio, ma al momento ci aspettavamo anche noi molto di più di ciò che è stato fatto. Siamo ben coscienti che sicuramente la pandemia abbia destabilizzato l’esecutivo così come ha destabilizzato tutti noi, ma non può essere una scusante alla mancanza di politica da parte del governo, anche a fronte di quanto successo nella giustizia, qui si è potuto ben vedere come dal suo insediamento, prima durante e dopo la prima l’ondata del virus, il governo avesse le idee ben chiare e come la abbia portate avanti con la forza dei suoi numeri. E’ mancata non solo la capacità previsionale (immaginare gli effetti devastanti di una pandemia non solo per la popolazione, ma anche per l’economia, la società e la cultura) ma l’intelligenza di comprendere come le politiche sociali sono in realtà un investimento e non una spesa, un’opportunità e non uno sperpero, e riguardano non solo il welfare, ma direttamente la sicurezza del Paese. Si sono chiesti grossi sacrifici ai nostri cittadini per tutelare la salute, ma i costi sono stati altissimi, pensiamo ai bambini, ai quali si è chiesto veramente tanto, si sono chiuse le scuole, le attività sportive, i luoghi di associazione, o agli imprenditori, ai lavoratori autonomi che hanno chiuso per il bene comune le proprie attività, e sono stati lasciati soli, e dal quale qualcuno non si è più ripreso, sfido chiunque a dirmi che è stato fornito un aiuto concreto, se non quello di spostare le scadenze, un aiuto ripeto concreto o delle prospettive future concrete. Ai nuovi problemi, sociali, sanitari ed economici si aggiungono i vecchi. Le riforme strutturali di cui si sente parlare da anni, vanno realizzate al più presto. Non ci si può più limitare alle enunciazioni contenute in programmi di governo chilometrici, bisogna passare ai fatti con coraggio e determinazione, ricercando un ampio coinvolgimento politico e sociale, perché solo con un consenso diffuso potranno materializzarsi i cambiamenti necessari e proiettare definitivamente San Marino nell’immediato futuro. Il Paese ha bisogno di risposte concrete e tempestive per avviare un percorso complessivo di risanamento finanziario e di rilancio economico. San Marino oggi ha la necessità di attirare nuovi investitori, dare una immediata e forte risposta sul versante occupazionale, rilanciare alcuni settori economici, con il contributo del sistema bancario e finanziario sammarinese, che è sempre più in grande difficoltà, tant’è che pare si ritorni a parlare di fusioni fra banche, tra l’altro quelle poche rimaste. Non c'è più tempo da perdere. Ma questo lo si diceva anche diversi anni fa. Le prospettive di crescita e di sviluppo del Paese non possono non tenere conto della riaffermazione del valore della giustizia sociale, così come la crisi non può essere superata lasciando indietro i più deboli o aumentando il disagio sociale. In questi giorni si è riaperta e si sta vivendo la seconda ondata della pandemia che coinvolge il mondo intero. Tutti gli Stati intervengono con i propri Decreti e le proprie misure; anche il Governo sammarinese ha attuato alcune misure in merito, che sembrerebbero escludere un nuovo lockdown. Su questo fronte anche noi riteniamo che sia la direzione giusta, ma nello stesso tempo vorremmo conoscere in maniera più approfondita quali misure di prevenzione e di sicurezza nei confronti dei nostri cittadini, e non solo, l’Esecutivo intende percorrere. Detto questo Ēlego anche se non presente nelle sedi Istituzionali è disponibile a confrontarsi sul ruolo della politica e dei partiti e soprattutto ad affrontare le diverse tematiche e problematiche legate al nostro Paese, nell'interesse generale della comunità sammarinese ed è convinto di trovare anche nel PDCS un interlocutore attento e propositivo.”
L’ufficio Stampa di Ēlego