La provincia aderisce al Fisu e all'Osservatorio sulla criminalità organizzata
Ieri pomeriggio, nella sede della Provincia di Rimini, si è tenuta una seduta aperta del Consiglio provinciale dedicata ai temi della legalità e della sicurezza urbana. Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità l’adesione della Provincia di Rimini al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana (FISU) e all’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata. La seduta aperta, tenutasi in modalità mista, ha visto la partecipazione di amministratori del nostro territorio e di numerosi rappresentanti dei soggetti firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima della Provincia di Rimini (PLC) ed è stata preceduta dalla presentazione ai consiglieri del Rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2021 che sarà sottoposto al voto del Consiglio nella prossima seduta. Hanno introdotto i lavori del Consiglio aperto il presidente della Provincia, Riziero Santi e il dirigente dell’Area Amministrativa e Servizio Politiche per la Legalità e Sicurezza del Territorio, Ivan Cecchini, che ha salutato con orgoglio il ritorno dell’Ente al centro di temi oggi più che mai fondamentali per la convivenza civile e la qualità della vita delle nostre città. Un ritorno certificato dal percorso che va dal PLC, e in particolare al Patto per la promozione della legalità, della sicurezza e della qualità del lavoro negli appalti della provincia di Rimini in via di definizione, all’adesione al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana (FISU) e all’Osservatorio sulla criminalità organizzata. L’adesione a quest’ultimo è in realtà un ritorno della Provincia, che dopo averlo creato ne era uscita per via della riforma Delrio, ed è un progetto permanente di conoscenza e approfondimento dei fenomeni di criminalità organizzata nel territorio riminese e di promozione e diffusione della cultura della legalità. Un lavoro che, per la Provincia Città delle Città, si sposa con quello del FISU, impegnato a sviluppare e promuovere buone pratiche per città più sicure e principi guida per una politica integrata della sicurezza fondata sulla conoscenza scientifica dei fenomeni e su un equilibrio tra prevenzione e repressione. Il responsabile dell’Area Sicurezza Urbana e Legalità della Regione Emilia-Romagna, Gianguido Nobili, e il prof. Roberto Cornelli, docente di criminologia all’Università degli Studi di Milano Bicocca, hanno portato nella seduta il loro grande patrimonio teoretico e di esperienza sulla sicurezza urbana in termini di innovazione tecnologia e di modelli sperimentati a livello nazionale e internazionale. La sicurezza è nel patto sociale, fondativo degli stati moderni, ma oggi più che mai è fondamentale il tema della conoscenza, una conoscenza che affronta una realtà, in cui i concetti di locale e globale si sovrappongono, sempre più complessa da decifrare. Una conoscenza che necessita non solo di un approccio interdisciplinare, ma anche di esperienza condivisa, affinché la conoscenza non sia disgiunta dall’azione, ma sia una conoscenza attiva. La sicurezza è un fatto politico, è il luogo dove si incontrano le istituzioni con i bisogni reali e anche le fragilità delle persone, non va quindi mai perso l’aspetto relazionale della sicurezza, motivo per cui la conoscenza è un fattore tanto decisivo. Lo stesso prof. Cornelli ha annunciato un ciclo di incontri per maggio, organizzato dalla Provincia di Rimini, dal titolo “Non c'è sicurezza senza conoscenza”. Il punto di vista degli amministratori è stato espresso dall’assessore alle politiche per la legalità del Comune di Rimini, Francesco Bragagni, dal sindaco di Prato e presidente del FISU, Matteo Biffoni, e dal sindaco di Bellaria-Igea Marina e vicepresidente del FISU, Filippo Giorgetti. Spazio, dunque, alle esperienze dei Comuni con una disamina di aspetti quali, ancora una volta, l’importanza della conoscenza e di fare rete, la previsione (con ricadute inevitabili sulle scelte urbanistiche, ambito in cui è stata segnalata l’importanza dei bandi di rigenerazione urbana), la prevenzione (fondamentale la sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole), il presidio e la repressione. Le conclusioni sono state affidate al consigliere provinciale delegato alla Legalità e Sicurezza, Giuliano Zamagni, che ha ribadito come sicurezza e legalità siano temi senza veri confini geografici, che necessitano di fare rete con politiche sinergiche integrate. In coerenza con quanto affermato dal prof. Cornelli, Zamagni ha sottolineato che, essendo la sicurezza urbana un bene pubblico, vanno intercettate e comprese le esigenze delle persone per garantire la vivibilità delle città, a partire dalle scelte urbanistiche. Infine, il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità l’adesione della Provincia di Rimini al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana (FISU) e all’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata.
Cs Vincenzo Terlizzi