Un ulteriore significativo investimento da parte di Ausl Romagna per la riqualificazione e il potenziamento del presidio ospedaliero di Novafeltria, già oggetto di una serie di interventi e attivazione di servizi (ad esempio Casa della Comunità e CAU ad aggiungersi al Punto di Primo Intervento). Sono iniziati infatti da qualche settimana (la fase di accantieramento delle aree esterne ha preso il via il 19 giugno) i lavori per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità (Os.Co) di Novafeltria. Si tratta di un intervento finanziato con i fondi del PNRR (Missione 6 Salute, in particolare gli investimenti che hanno per obiettivo il rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture), seguito nelle sue varie fasi dall'architetto Susi Pasini, professionista facente parte della struttura tecnica dell'Ausl della Romagna diretta dall’architetto Enrico Sabatini. Dopo una serie di operazioni preliminari e propedeutiche, giovedì 11 luglio è cominciata la demolizione del Fabbricato A (a lato della farmacia) posto sul retro dell'edificio. Per tale ragione tutta l'area esterna in prossimità dell'ala da demolire è chiusa alla normale circolazione di tutti i mezzi (per quelli del cantiere accesso su una nuova strada riservata, senza creare disagi all'utenza). Nel percorso di sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale tracciato dal DM 77/2022, l’Ospedale di Comunità (Os.Co) di Novafeltria nasce in coerenza con le indicazioni regionali, al fine di svolgere attività finalizzata ad ottenere specifici obiettivi di carattere sanitario, attraverso modelli assistenziali di cure intermedie, rivolti a tipologie di pazienti che prolungherebbero, senza particolari utilità, la durata di un ricovero ospedaliero o potrebbero essere trattati appropriatamente anche al di fuori dell’ospedale, ma non al domicilio. Il setting assistenziale dell’Os.Co, il suo collegamento con la rete dei servizi di Cure Primarie e socio-sanitaria, può favorire inoltre la riduzione del numero di ricoveri, per la stessa patologia, rispetto all’ospedale per acuti. Il bacino di utenza di riferimento è quello dell’Alta Valmarecchia e la ricettività della struttura si intende riferita a tutti i cittadini residenti nell’ambito territoriale di Novafeltria e dei Comuni dell’Unione. Il progetto, parte integrante della riqualificazione del presidio ospedaliero di Novafeltria, prevede la demolizione di un’unità strutturale all’interno del fabbricato storico, composto da tre piani, attualmente non utilizzato in quanto dichiarato inagibile a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica, e la successiva ricostruzione di una nuova struttura di tre piani, sullo stesso sedime della porzione demolita. A completamento (i lavori termineranno nel 2026, come indica il PNRR), per ospitare i locali del nuovo Os.Co da 12 posti letto, è prevista anche la ristrutturazione interna di un’area al secondo piano del fabbricato A. L’area complessiva di intervento è di 1150 metri quadrati, di cui 810 di nuova costruzione e 340 di ristrutturazione interna. Il primo stralcio, per un importo complessivo di 3 milioni e 48mila euro interamente finanziato dal PNRR, comprende una serie di opere. In particolare al piano terra e primo sono incluse, oltre alle strutture, le opere edili relative all’intero involucro edilizio, perimetrazione esterna, compresi tutti gli infissi, il completamento della scala e il montalettighe di collegamento ai tre livelli. Al secondo piano l’intervento comprende tutte le opere, sia nell’ala di nuova costruzione che nella porzione oggetto di ristrutturazione, portando a compimento l’area di degenza e i relativi locali di supporto dell’Os.Co presenti al secondo piano. L’intervento al secondo piano comprende sei stanze di degenza da due posti letto ciascuna e la camera singola, con i relativi servizi igienici annessi, l’area di residenzialità, l’ambulatorio medico, la sala infermieri, la sala medici, il bagno assistito, tre depositi, i servizi igienici per utenti e per il personale e l’area di attesa. L’intero reparto, pertanto, sarà completo di tutte le finiture e impianti, perfettamente funzionanti, come indicato nel Regolamento recante la definizione di modelli e standard. Tutti gli altri servizi previsti nel progetto complessivo al piano terra e primo piano della nuova unità strutturale, ambulatori specialistici e locali di supporto saranno poi oggetto di un secondo stralcio di intervento. “Una volta conclusi i lavori, se il secondo piano sarà fondamentalmente occupato dall’Os.Co e dai relativi locali di supporto, per quanto riguarda il piano terra sta prendendo corpo l’ipotesi di collocarvi dei posti per la dialisi per i pazienti dei Comuni della Valmarecchia – spiega la dottoressa Ivonne Zoffoli, referente della Direzione Medica per l’ospedale di Novafeltria e per la pianificazione cantieri e manutenzioni – come da richiesta del Direttore Generale dell’azienda. Al momento, inoltre, non sono ancora stati individuati i servizi a cui destinare il primo piano, valuteremo quelli che saranno più indicati per rispondere in maniera appropriata ai bisogni assistenziali del territorio”.
cs Ausl Romagna