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Le Aggregazioni Ecclesiali Laicali di San Marino, presentano ai partiti "La San Marino che vorremmo"

8 mag 2024
Le Aggregazioni Ecclesiali Laicali di San Marino, presentano ai partiti "La San Marino che vorremmo"

Alla vigilia delle elezioni politiche che avranno luogo a San Marino il 9 giugno prossimo, come associazioni cattoliche sammarinesi della Diocesi di San Marino – Montefeltro, ma soprattutto come cittadini, intendiamo offrire il presente contributo di riflessione a coloro che si candideranno per diventare membri del Consiglio Grande e Generale. Ci preme evidenziare innanzitutto che per noi è importante partire dall’origine della nostra Repubblica, dalla sua storia e dalla sua tradizione, profondamente intrise di valori cattolici; che si cerca sempre più di dimenticare, come se fossero un retaggio appartenente al passato. Noi riteniamo invece che essi siano la ragione della nostra esistenza e ciò che ci rende unici nel panorama internazionale. È fondamentale interrogarci sul tipo di comunità che desideriamo, nel futuro prossimo e meno prossimo. Questo è ciò che ci interessa chiedere a coloro che si impegnano in politica e a cui daremo il nostro voto: 1. Famiglia e vita: la comunità sammarinese deve riprendere il suo cammino su strade diverse da quella caratterizzata dall’inverno demografico; ciò può avvenire solo sostenendo in tutti i modi l’istituto familiare e la vita, dal suo inizio alla sua fine naturali. L’istituto familiare è unico, preziosissimo e non assimilabile ad altri tipi di convivenza. E la vita va protetta sempre e comunque. Queste affermazioni vanno sostanziate nell’azione politica quotidiana. 2. Libertà di educazione, sia come manifestazione di autentico pluralismo, sia potenziando il cosiddetto «consenso informato», che sembra presente più nelle parole che nei fatti. 3. Sussidiarietà e solidarietà, come criterio decisivo per arricchire la convivenza civile e far crescere la responsabilità. Nel contesto sammarinese, determinato dallo statalismo, si deve a nostro avviso riaprire la discussione sui temi e ricercare sempre in ogni contesto la sinergia pubblico-privato, stimolando responsabilità nella trasparenza, incentivando l’iniziativa libera dei cittadini, singoli o associati così da costruire reti ed alleanze particolarmente forti, nell’interesse prima di tutto dei componenti più fragili della nostra comunità. 4. Anziani: in un momento storico che vede un aumento consistente degli ultrasessantacinquenni, chiediamo che un’attenzione speciale sia rivolta alle loro esigenze, tenendo conto del loro valore insostituibile nella trasmissione delle conoscenze e delle competenze ma anche dei valori che hanno caratterizzato storicamente la nostra comunità. 5. Giovani: è fondamentale che la politica ponga questa fascia di popolazione maggiormente al centro delle decisioni che vengono adottate. I giovani hanno infatti spesso l’impressione che nel processo decisionale le istituzioni abbiano altre priorità e che non si tenga conto degli interessi della fascia più giovane della popolazione. Auspicano una maggiore attenzione in primis all’ambito educativo e all’ingresso nel mondo del lavoro; ma più in generale in tutte le scelte che hanno ad oggetto l’economia, il lavoro e dunque il futuro del Paese. 6. Una presenza nelle sedi internazionali che tenga sempre conto delle radici storiche e culturali di San Marino, dalle quali non si può prescindere per convincere la comunità internazionale del ruolo fondamentale di micro-Stati come il nostro, portatori non di interessi economici o di scambio bensì di principi e valori forti, come quello della pace, di cui la comunità internazionale non può fare a meno. Non possiamo dimenticare delle guerre che in questi anni stiamo assistendo, come quello tra Israeliani e Palestinesi, e quello tra Russi e Ucraini. Non dimentichiamo i numerosi appelli fatti da Papa Francesco, il blocco di produzione e fornitura delle armi, l’intervento della politica per risolvere i conflitti e pacificare gli animi e i cuori delle popolazioni. Confidiamo che i membri del Consiglio Grande e Generale che saranno eletti il 9 giugno prossimo prestino una particolare attenzione a queste tematiche, indispensabili per la convivenza civile e democratica.

cs Le Aggregazioni Ecclesiali Laicali






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