Legge informazione. Lazzari, Santolini, Zeppa: "Muiznieks ha riaperto la partita"
C’è poi un altro problema - anche questo molto serio - che ha a che fare con la legge stessa. Nonostante il segretario Belluzzi sostenga di essere un liberale, l’idea di libertà che ispira il provvedimento a sua firma sembrerebbe più da stato etico. Il commissario Muiznieks non c’ha messo molto ad accorgersene. Molto più probabilmente, però, l’impostazione delle legge sull’informazione non è dovuta a una sensibilità arretrata e provinciale, quanto invece a precisi obbiettivi politici:
Il primo. Nel 2010 il professor Marino Cecchetti è stato sottoposto a due procedimenti penali - da cui è stato assolto - per aver espresso delle critiche verso alcuni politici. Nella sentenza d’appello - che fa giurisprudenza - il giudice Brunelli ha stabilito che: “L’uomo politico, dal momento in cui decide di svolgere una attività pubblica, è esposto ben più di altri alla critica, anche pretestuosa e subdola, alle scorrettezze e ai colpi bassi; ma ciò non coinvolge la sua onorabilità fin che si tratta di una critica all’operato pubblico”. Va da sé che per i politici più suscettibili questa sentenza rappresenta un grosso fastidio, per altri un vero e proprio pericolo.
Il secondo. L’attività dei commissari della legge combinata con il crescente malcontento della popolazione, porta - in una logica di restaurazione - all’accentramento e al controllo serrato dell’informazione. La legge in oggetto fa parte di una più ampia manovra mossa proprio da questa logica di restaurazione.
Come sostenitori della libertà d’espressione c’eravamo rassegnati ad avere perso. Il commissario Muiznieks invece ha riaperto la partita. Stamani in commissione esteri abbiamo chiesto la sospensione del comma all’ordine del giorno della prossima sessione consiliare per la nomina dell’autorità garante per l’informazione. Se Belluzzi tirerà dritto - come sembra intenzionato a fare - sappia che presenteremo ricorso alla corte europea di Strasburgo. E abbiamo ragione di credere che troveremo ascolto.
Comunicato stampa
Luca Lazzari
Luca Santolini
Gian Matteo Zeppa