Lettera aperta di Wilson Renzi alla politica per garantire massima inclusione ai ragazzi disabili

Lettera aperta di Wilson Renzi alla politica per garantire massima inclusione ai ragazzi disabili.

[Banner_Google_ADS]In questi giorni, appena si apre un giornale della nostra Repubblica o un qualunque social, compaiono quasi sempre i 291 candidati che mirano al prossimo CGG. Soliti volti, ma anche visi nuovi e tutti che rimarcano le nostre problematiche...da quelle economiche alle sanitarie citando il sociale ecc.cc. Ci mancherebbe, sono argomenti sensibili a tutti e sicuramente da consolidare, oltre all’accordo di Associazione Europea sul tavolo. Non voglio entrare in merito a ciò, ma riporto una ingiustizia (ebbene sì, penso sia il termine adatto) che stiamo vivendo in prima persona e che molti candidati conoscono da anni. Chi leggerà magari ci conoscerà e molti sapranno che mio figlio è autistico, in quanto come famiglia non ci siamo mai “nascosti”. Chiaro è difficile, inutile negarlo, perchè oltre al lavoro dobbiamo gestire il resto. Ebbene quest’anno dovrebbe terminare la terza media (a fine Maggio sono costretto ad usare ancora il condizionale!) e abbiamo deciso di pre-iscriverlo in un Istituto Secondario sito fuori territorio Sammarinese, dopo che tale scuola ci è stata consigliata da professionisti che lavorano nell’ambito della disabilità Sammarinese, per cui conoscono le caratteristiche di mio figlio. Tutti gli adolescenti, una volta finita la terza media in Repubblica, possono liberamente scegliere in quale Istituto Secondario poter continuare i propri studi. Studi che, nella maggior parte dei casi, continuano fuori territorio. In realtà, questa libertà vale SOLO per normodotati i quali chiaramente sono del tutto autonomi su pullman/autobus riuscendo a stare comodamente seduti durante il tragitto, magari sfruttandolo per studiare, dormire, oppure socializzare. D’altronde l’abbiamo fatto quasi tutti. I diversamente abili (quelli che al momento non sono in grado di poter salire e stare su un autobus senza accompagnatore), non hanno stessa libertà di scelta. A RSM non esistono normative, convenzioni, assicurazioni e quanto altro, per ovviare al problema del trasporto scolastico fuori territorio. Infatti, dopo numerose telefonate e un paio di incontri con le opportune Segreterie, qualora decidessimo di iscrivere definitivamente mio figlio a quell’Istituto, ci riferiscono che per il trasporto dovremmo ARRANGIARCI in tutto e per tutto. Indirizzano verso Istituti Secondari presenti qui in Repubblica, onestamente non idonei per alcune disabilità. Non è più ascoltabile: “Dovremmo aprire un nuovo capitolo di spesa”. Ebbene cari 60 aspiranti, per essere credibili assieme alle Istituzioni, dovete garantire democrazia, leggi, diritti UGUALI e GARANTITI per tutti. Esiste una “Convenzione delle Nazione Unite sui diritti delle persone con disabilità” ratificata (quindi legge) dal CGG, nel lontano 2008. Personalmente ritengo che per l’inclusione, durante la scuola dell’obbligo, a San Marino siano stati fatti dei passi in avanti e continuo con il dire che non potrà essere fattibile che ogni disabile, al termine delle scuole medie, possa poi andare fuori territorio ovunque, questo no. E’ però decisamente opportuno pensare almeno ad un paio di Istituti Secondari oltre confine, organizzarsi per garantirli, per poi proporli alle famiglie che potranno valutarli o meno. Se TUTTE le Segreterie preposte, assieme a coloro che trattano disabilità a RSM lo volessero, sarebbe relativamente semplice e noi genitori potremmo valutare anche con altre alternative, senza così trovarsi a discutere se “circoscrivere” il figlio in Repubblica. Sinceramente di problematiche ne avremmo già abbastanza! Non marciate sul fatto che le famiglie con all’interno disabili spesso si “avviliscono”, accettando silenti solo quello esistente in RSM. Al momento, io non mi fermo sperando di aprire una strada che possa essere poi perseguita da altri genitori. In fondo la disabilità porta anche inconsciamente ad essere più generosi, ma anche a battagliare per giuste cause, fino a quando le forze ci sosterranno! Ma di forza ne abbiamo non potrebbe essere altrimenti; lo dobbiamo ai nostri figli. Grazie.

Cordiali saluti

Lettera aperta di  Wilson Renzi

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