Lettera aperta per il futuro di Borgo Maggiore: ad ottobre un’istanza d’Arengo
Nelle ultime settimane, visto l’alto afflusso di turisti e la presentazione dell’importante progetto del nuovo ospedale, si è diffusamente parlato di gestione e di futuro del territorio. Con rammarico scriviamo questa lettera aperta per far notare che l’annoso e increscioso problema di Borgo Maggiore sembra dimenticato; mentre dovrebbe essere centrale nel dibattito pubblico su questi temi. Risale solo al 2019, dopotutto, l’importante concorso per la riqualificazione della zona di Piazzale Campo della Fiera (parcheggio della funivia) che avrebbe dovuto, finalmente, ridefinire l’aspetto e l’accessibilità del centro del nostro Paese.
Perché non si dà l’avvio ai lavori, lungamente attesi dai cittadini? Perché non si provvede alla messa in opera di un progetto intelligente che, va da sé, si ripagherebbe in brevissimo tempo con la gestione dei parcheggi e, facilmente, creerebbe entrate per lo Stato? È inaccettabile che il centro storico di Borgo Maggiore continui a venire tenuto ai margini delle decisioni politiche più coraggiose. Quello che abbiamo sotto gli occhi è ormai un vero e proprio scempio. Un borgo di straordinario valore storico e architettonico, sviluppatosi nella forma attuale dal Medioevo al Settecento, compreso nell’area dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, abbandonato all’incuria e al degrado, svalutato in maniera desolante. Borgo Maggiore è il centro di San Marino.
La funivia e una splendida rete sentieristica (Costa dell’Arnella e Sentiero della Rupe) lo collegano perfettamente a Città. Il percorso delle gallerie lo collega all’area di Fonte dell’Ovo e ancora al centro storico di Città, facendone il punto di partenza ideale per qualsiasi escursione nelle aree verdi più belle del nostro territorio. Se poi, come sembra essere volontà condivisa, arriveremo a recuperare come pista ciclabile il tracciato della vecchia ferrovia, Borgo ne sarebbe nuovamente il punto di partenza. Parliamo di qualcosa di enorme, di straordinariamente proiettato verso il futuro, sia a livello sociale, sia a livello turistico. Di qualcosa di magnifico anche dal punto di vista ecologico: rivalutare Borgo come centro del nostro Paese ci permetterebbe di avere finalmente un sistema urbanistico in cui spostarci in maniera dolce, a piedi, in bici o con i nuovi mezzi della mobilità sostenibile (ebike, monopattini elettrici).
Quale regalo migliore per i nostri figli e le nostre figlie? Cosa desiderare di più bello? Tutti abbiamo visto in queste settimane le macchine girare a vuoto nel parcheggio della funivia. I turisti guardano la cartina e capiscono subito quale sia la porta del nostro Paese. Vogliono fermarsi in Borgo, perché vedono che è il luogo migliore dal quale partire per visitare San Marino. Peccato però che la porta la trovino chiusa: tristemente si rassegnano a salire in Città con l’auto. Increduli si sporgono dal finestrino per chiedere se non ci sia un altro parcheggio vicino alla funivia. Ci auguriamo che il dibattito pubblico attorno al futuro di Borgo Maggiore torni ad essere vivo a livello sociale e politico; e che finalmente, anche in un’ottica ecologista, le decisioni riguardanti il nostro territorio siano ispirate al principio di un’autentica riqualificazione del suo patrimonio storico, architettonico e naturalistico. A questo proposito, nel prossimo ottobre verrà presentata un’istanza d’Arengo: perché si metta fine allo scempio, e una volta per tutte Borgo Maggiore venga preso in considerazione per investimenti seri e lungimiranti in ambito urbanistico. Tutti i sammarinesi che hanno a cuore il futuro del centro del loro Paese, ovviamente, potranno sottoscriverla.
Teodoro Forcellini
Sottoscrivono la lettera i seguenti cittadini e residenti: Stefano Rondelli, Cinzia Casali, Paola Tenore, Vanessa Muratori, Maria Grazia Bevitori, Davide Forcellini, Andrea Berardi, Enrico Terenzi, Domenico Berardi.